AGI - La gup del Tribunale dei Minorenni di Brescia, Laura D'Urbino, ha rinviato a giudizio Marco Toffaloni, accusato di essere uno degli esecutori materiali della strage di piazza della Loggia ma con ogni probabilità tutto dovrà ripartire daccapo perché la magistrata sembrerebbe essersi 'dimenticata' di lasciare spazio alla richiesta del pubblico ministero e all'arringa della difesa prima di comunicare la decisione finale, come la legge impone.
L'avvocato Marco Gallina ha preannunciato che farà ricorso. Già una volta, nel settembre scorso, era stato annullato il decreto che disponeva il rinvio a giudizio di Toffaloni per un difetto di notifica e si era ripartiti dall'udienza preliminare, come con ogni probabilità risuccederà. Come riferisce una fonte legale presente all'udienza a porte chiuse, è accaduto che la giudice, chiamata a decidere su un'eccezione presentata dalla difesa che chiedeva di annullare degli atti frutto di accertamenti svolti dopo la 'scadenza' delle indagini, è uscita dalla camera di consiglio di un'ora leggendo il rinvio a giudizio di Toffaloni, all'epoca dei fatti sedicenne.
«La giudice ha fissato il processo al sette marzo - spiega il legale - ma l'avvocato Gallina ha subito obbiettato che verbalmente non era mai stato dato spazio alla discussione orale del pm e all'arringa della difesa. A quel punto la giudice ha replicato che quel che era fatto ormai era fatto e che la difesa avrebbe avuto l'opportunità di fare un'eccezione».
Il 13 novembre scorso era stato rinviato a giudizio Roberto Zorzi, l'altro indagato nella 'nuova' inchiesta della Procura di Brescia sulla bomba che il 28 maggio 1974 provocò otto morti.