AGI - E' partito alle 9 di oggi "click day" del decreto flussi 2023 per il settore "assistenza familiare e sociosanitaria", il secondo dopo quello del 2 dicembre per "lavoro non stagionale". Saranno complessivamente 136.000 i lavoratori non comunitari che potranno fare ingresso regolarmente in Italia grazie al decreto flussi 2023: 52.770 ingressi per lavoro subordinato non stagionale, 680 ingressi per lavoro autonomo e 82.550 ingressi per lavoro subordinato stagionale.
Al termine della fase di precompilazione, comunica il Viminale, risultano inserite 607.904 istanze, delle quali, in particolare, 253.473 relative al lavoro subordinato non stagionale, 260.953 relative al lavoro stagionale, 86.074 al settore dell'assistenza familiare e sociosanitaria, come badanti e colf. In relazione a quest'ultimo settore, il testo del decreto prevede l'ingresso di 9.500 unità nel 2023, di altre 9.500 nel 2024 e di ulteriori 9.500 nel 2025. Quest'anno, insomma, solo una domanda su nove sarà accolta.
Dopo i primi due 'click day' ce ne sarà un terzo in cui le istanze potranno essere trasmesse, in via definitiva, esclusivamente con le consuete modalità telematiche, a decorrere dalle ore 9:00 del 12 dicembre 2023 per gli ingressi per lavoro stagionale.
Per l'inoltro telematico delle istanze è necessario il possesso di un'identità Spid o della Cie. Tutte le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2023. Qualora l'istanza non rientrasse in quota in base all'ordine cronologico di presentazione, il datore di lavoro visualizzerà sul portale Ali il seguente avviso "La pratica risulta al momento non in quota".
Lo prevede la circolare congiunta dei ministeri dell'Interno, del Lavoro e delle politiche sociali, dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, del Turismo che riporta le indicazioni operative per l'attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 ottobre 2023 concernente la programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari stagionali e non nel territorio dello Stato per il triennio 2023-2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 3 ottobre scorso.