AGI - Una marea 'fucsia' a Roma, a Messina e in tante città italiane da Nord a Sud per dire basta alla violenza di genere nel nome di Giulia Cecchettin, la 22enne assassinata due settimane fa in Veneto. Grande partecipazione, con oltre mezzo milione nella Città Eterna secondo gli organizzatori, alle iniziative promosse da 'Non una di meno' per l'ottavo anno consecutivo e "con più rabbia che mai". A dominare era quel colore, il 'fucsia', che rappresenta la volontà di costruire sempre più un mondo rosa intenso e non intriso di rosso.
A Roma la marcia è partita dal Circo Massimo e si è conclusa a piazza San Giovanni, aperta dalle donne dei centri anti-violenza e con la partecipazione della segretaria del Pd, Elly Schlein, del segretario della Cgil, Maurizio Landini, e del sindaco di Roma Gualtieri. "L'indignazione e la rabbia non bastano", ha detto la leader dem, "vogliamo fermare questa mattanza. È il momento di dire basta e fare un salto in avanti, perchè non se ne puo' più".
"Ci vogliamo vive e libere" e "Stop al patriarcato", hanno scandito le manifestanti. A sfilare anche una delegazione di palestinesi e tanti volti noti mischiati tra la folla, da Paola Cortellesi a Ferzan Ozpetek, da Fiorella Mannoia a Noemi. "Ci vogliamo vive. Contro il patriarcato", uno degli slogan.
Attimi di tensione quando alcune attiviste hanno sostato davanti alla sede di 'Pro vita e famiglia' in viale Manzoni srotolando lo striscione "Voi pro vita, noi pro vibra", accusando l'associazione di "incarnare il patriarcato più becero".
LIVE: STANNO ASSALTANDO LA NOSTRA SEDE
— Pro Vita & Famiglia (@ProVitaFamiglia) November 25, 2023
La manifestazione contro ogni violenza sfocia in una violenza inaudita verbale e fisica contro la nostra sede.
Ecco a voi la massima espressione di ipocrisia dell’ideologia mascherata da buonismo. pic.twitter.com/rBdbUDr41s
A Messina al corteo nazionale hanno partecipato 500 persone che hanno sfidato la pioggia battente. La marcia si è aperta con un flash mob ispirato al flamenco, tanti i cartelli e gli striscioni per dire no alla violenza di genere.
In più di 30 mila a Milano hanno manifestato con fischietti, applausi e rumore di mazzi di chiavi all'appuntamento in Piazza Castello contro il patriarcato. Tra i presenti il sindaco Beppe Sala, Chiara Ferragni, la rettrice Donatella Sciuto, Susanna Camusso, Ivan Scalfarotto, Pierfrancesco Majorino ed Elena Carta della consulta delle donne democratiche.
Il presidente del M5s Giuseppe Conte e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni con Ilaria Cucchi hanno preso parte a Perugia alla manifestazione 'Libere di Volare' organizzata da 40 associazioni per la giornata contro la violenza sulle donne.
Il messaggio di Mattarella
"Quando ci troviamo di fronte a una donna uccisa", ha affermato in un messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "alla vita spezzata di una giovane, a una persona umiliata verbalmente o nei gesti della vita di ogni giorno, in famiglia, nei luoghi di lavoro, a scuola, avvertiamo che dietro queste violenze c'è il fallimento di una società che non riesce a promuovere reali rapporti paritari tra donne e uomini".
Per Papa Francesco "la violenza sulle donne è una velenosa gramigna che affligge la nostra società e che va eliminata dalle radici. Queste radici crescono nel terreno del pregiudizio e dell'ingiustizia; vanno contrastate con un'azione educativa che ponga al centro la persona con la sua dignità". Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha sottolineato l'importanza di "denunciare subito le violenze a tutti i livelli, non solo alle forze di polizia, ma bisogna agire subito. Nessuno più del diretto interessato può avere i sensori per capire quando qualcosa si sta per rompere e sta per creare i presupposti di una tragedia".
Sui social si è fatta sentire anche la sorella di Giulia Cecchettin, Elena: "Ci deve essere un cambiamento, una rivoluzione culturale, che insegni il rispetto, l'educazione, l'affettività", ha chiesto, "reagiamo, affinchè nessuno senta più il dolore che sento io".
Purtroppo le violenze sulle donne non si sono fermate nemmeno in questo sabato di manifestazioni: i carabinieri di Aosta hanno arrestato un 18enne che avrebbe minacciato di morte la sua ex fidanzata (minorenne) con un chiaro riferimento a Giulia Cecchettin: "Ti faccio fare la fine di quella là", avrebbe detto.