AGI - "Indy Gregory per il momento è sopravvissuta all'estubazione e respira con la mascherina. Il protocollo prevede che la fornitura di ossigeno sia a tempo determinato. Prevede anche la sospensione delle cure e il divieto di rianimazione in caso di crisi. Seguiamo con apprensione".
Lo scrive su X Simone Pillon, legale che ha seguito in Italia la famiglia della bimba, affretta da una grave e rara malattia mitocondriale.
Il trasferimento in hospice
"La piccola Indi Gregory è stata trasferita nell'hospice e le stanno per applicare i protocolli per la sospensione dei supporti vitali. Le procedure sono in corso. Questo è quello che sappiamo noi, ovviamente al momento non ho ancora sentito il padre". Così all'AGI Simone Pillon, legale che ha seguito la famiglia della bimba, affretta da una grave e rara malattia mitocondriale, in Italia.
Il papà: "Decisione molto difficile da accettare"
"So di questa decisione, è veramente molto difficile accettarla per me. Me l'aspettavo, sì, perché ci avevano spiegato che quel tipo di terapia non era praticamente possibile, non c'era niente da fare": Lo ha detto il papà della piccola Indi, Dean Gregory, commentando la decisione dei giudici inglesi di sospendere le cure che tengono in vita la piccola.
"Volevamo che Indi andasse in Italia nella speranza che si potesse fare una terapia - ha aggiunto -, che si potesse curarla: poi c'è stata questa decisione, e non era più possibile farlo".
"Ricordo momenti di tenerezza con Indi, quando era possibile appunto tenerla in braccio, quando alcune volte l'ho lavata alcune volte e l'ho pulita, lei rispondeva, c'erano queste reazioni positive da parte sua": ha ricordato con commozione l'uomo.
Indi, ha spiegato il padre "cercava di esprimersi, di 'parlare', naturalmente con il linguaggio di una bambina molto piccola, le piaceva quando la toccavo e l'accarezzavo...". Faceva gesti vitali? "Sì, esattamente così". "È viva, si muove, si vede anche che soffre e che sta male".
Roccella: "Un caso che ripropone il tema della libertà di cura"
"A quanto si apprende, forse oggi i medici porranno fine alla breve vita di Indi Gregory. O forse, chissà, ci sarà per lei ancora un esile filo di speranza, grazie alla tenace battaglia dei genitori, che il nostro governo ha sostenuto con tempestività e piena convinzione. Il caso della piccola Indi pone drammaticamente al centro del dibattito la questione della libertà di cura, un diritto che a parole tutti dicono di difendere, ma che in questa occasione è palesemente ignorato". Lo scrive in un post su Facebook la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella
Il Papa prega per Indi
"Papa Francesco si stringe alla famiglia della piccola Indi Gregory, al papà e alla mamma, prega per loro e per lei, e rivolge il suo pensiero a tutti i bambini che in queste stesse ore in tutto il mondo vivono nel dolore o rischiano la vita a causa della malattia e della guerra". Lo afferma il direttore della sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni.