AGI - "L'intensià delle piogge sulla zona pratese ha determinato nuovamente in un tratto del torrente Bagnolo la tracimazione di acque sull'argine. Occorre quindi nella zona usare misure precauzionali e quindi evitare movimenti in auto e tantomeno a piedi e recarsi ai piani più alti" così il presidente della Regione Roscana Eugenio Giani su X.
L’intensità delle piogge sulla zona pratese ha determinato nuovamente in un tratto del torrente Bagnolo la tracimazione di acque sull’argine.
— Eugenio Giani (@EugenioGiani) November 10, 2023
Occorre quindi nella zona usare misure precauzionali e quindi evitare movimenti in auto e tantomeno a piedi e recarsi ai piani più alti.
“Per ora la situazione è rientrata, perché ha smesso di piovere e la perturbazione ha ripreso la rotta originaria verso l’aretino. Comunque, la pioggia è già scaricata quindi negli altri territori della Toscana non dovrebbero esserci ulteriori problemi” a parlare all’AGI è il sindaco di Prato, Matteo Biffoni che sta seguendo l’evoluzione dell’esondazione del torrente dalla sala operativa della Protezione Civile.
“Piove sul bagnato, sarebbe proprio il caso di dirlo. Il Bagnolo aveva già messo in dfficoltà Prato la scorsa settimana e gli argini erano stati ricostruiti in maniera provvisoria. – spiega – Ieri sera, quando già aveva cominciato a piovere, siamo stati fino alle 2 di notte con il Genio Civile a seguire il lavori”.
“Per fortuna gli argini si sono rotti verso le campagne perché se avessero ceduto in prossimità delle frazioni di Galciana e Mazzone ora avremo a che fare con l’evacuazione di circa 8 mila residenti. Invece per ora le persone da evacuare sono 162. La protezione civile sta andando casa per casa, invitando i cittadini a salire ai piani più alti dove è possibile”.
“Oggi pomeriggio ho fatto un giro nelle imprese della zona e ci sono macchinari danneggiati e anche i piccolissimi imprenditori hanno subito danni importanti. Per non parlare delle abitazioni private allagate, le macchine danneggiate e tutta la parte pubblica come la ricostruzione degli argini, le strade da rifare completamente, la segnalatica stradale… secondo me i danni solo a Prato ammontano a circa 300/400 milioni”.