AGI - Un nuovo episodio di antisemitismo a Roma che desta la preoccupazione della comunità ebraica. Varie stelle di David equiparate alle svastiche naziste sono apparse nell'area di Portico D'Ottavia, in particolare in Piazza delle Cinque Scole, sulle scalette verso piazza Gerusalemme, in piazza di Monte Savello e via di Monte Savello dove c'è un'altra gradinata che conduce verso il lungotevere.
"Dopo i tragici eventi del 7 ottobre in Israele, con le barbarie compiute da Hamas in danno di civili israeliani, assistiamo altresì ad un rigurgito di gravi episodi di antisemitismo in Italia, in tutta Europa e anche negli Stati Uniti", denuncia a 'Shalom', storica testata della Comunità ebraica romana, Alessandro Luzon, assessore ai Rapporti Istituzionali della Comunità ebraica di Roma.
"Eventi come questi destano sconcerto, enorme preoccupazione e riportano alla mente il periodo delle persecuzioni razziali: proprio oggi ricordiamo quando l'odio antisemita si manifestò con tutta la sua forza, tra il 9 e il 10 novembre del 1938, nella 'notte dei cristallì, prosegue Luzon.
"Questi eventi ci ricordano anche il clima che ha preceduto l'attentato alla Sinagoga di Roma del 9 ottobre 1982. Fatti che devono rimanere fermi nelle nostre memorie per non compiere gli errori del passato. Abbiamo grande fiducia nelle istituzioni politiche e negli organi di Pubblica Sicurezza, sempre al nostro fianco, con i quali abbiamo costanti e proficui rapporti di collaborazione e che ringraziamo per il lavoro che costantemente svolgono nei loro ambiti".
Il caso è stato subito segnalato al Campidoglio che ha inviato sul posto gli operatori dell'ufficio Decoro per rimuovere le scritte. Appena scoperto, il simbolo nazista in piazza delle Cinque Scole è stato prontamente coperto con un quadrato per camuffarne il significato, ma la scritta è ancora pienamente visibile sul muro.
Ferma la condanna del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri che ha affermato in un tweet: "Inaccettabili le scritte nazifasciste apparse in alcuni muri della nostra città. Un atto ignobile che condanniamo, che sfregia la memoria e offende tutta Roma. Si sta procedendo all'immediata rimozione. Non lasciamo spazio all’odio antisemita e a qualsiasi forma di intolleranza".
Inaccettabili le scritte nazifasciste apparse in alcuni muri della nostra città. Un atto ignobile che condanniamo, che sfregia la memoria e offende tutta #Roma. Si sta procedendo all'immediata rimozione. Non lasciamo spazio all’odio antisemita e a qualsiasi forma di intolleranza.
— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) November 9, 2023
La preoccupazione di Liliana Segre
Dall'attentato di Hamas a Israele dello scorso 7 ottobre si sono moltiplicati i gesti contro gli esponenti della comunità ebraica. Una nuova ondata d'odio che ha colpito luoghi simbolo e ha portato anche all'uccisione di un uomo ebreo a Los Angeles due giorni fa, di una donna a Lione pugnalata a casa propria e di un insegnate di Lettere barbaramente ucciso ad Arras.
Episodi che suscitano il rammarico e la preoccupazione della comunità ebraica internazionale e che trovano sfogo nelle parole della senatrice a vita Liliana Segre, testimone e una delle ultime sopravvissute ai campi di sterminio.
"Con il 1989 pensavamo concluso il secolo dei totalitarismi, dell'odio razzista e della violenza genocida. Questi trent'anni ed oltre ci hanno mostrato che ci sbagliavamo, che l'odio razziale, antisemita, la violenza contro altre fedi e popolazioni, continua a mietere vittime in quantità enormi e per quello che riguarda bambine e bambini addirittura, insopportabili, intollerabili. Eppure quello che accade oggi in Europa e in Medio Oriente non è solo il culmine di una lunga serie di lutti, ma anche di problemi globali rimasti sempre irrisolti". Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre durante la riunione dell'ufficio di presidenza della commissione straordinaria per il contrasto all'odio e al razzismo.
"Io voglio però cercare di conservare il meglio delle aspettative suscitate dalla fine del 'secolo breve'. Voglio continuare a coltivare la speranza, la fiducia, dirò l'utopia. L'utopia di un mondo che ripudia la guerra e il terrorismo, che ripudia l'antisemitismo, l'islamofobia e ogni tipo di razzismo, ogni discriminazione, che contrasta l'odio dilagante nelle strade, ma anche sui social e nell'universo online, con la cultura della pace, del confronto, del rispetto, della solidarietà. Mi domando, utopia? Si', utopia. Di chi crede che la violenza non sia l'antidoto alla violenza, ma ne generi altra, all'infinito"
"In Europa e in Italia si sono avute in questi giorni manifestazioni di antisemitismo che richiedono un'azione decisa delle istituzioni preposte e un impegno convergente di tutte le forze politiche".
"Questo non è un momento per rimanere passivi di fronte a quello che succede e lasciare ad altri l'incarico di risolvere le questioni" ha proseguito Segre "Chi non segue il proprio dovere, la propria natura più profonda e lascia fare agli altri disinteressandosi con indifferenza è molto colpevole e in questo momento non si può essere colpevoli. Bisogna piangere per i bambini di ogni nazionalità, di ogni colore, di ogni credo perchè i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati per nessun motivo e sotto nessuna latitudine".