AGI - "La sfida cruciale da vincere è impedire che quanto sta accadendo a Gaza scateni una nuova Lepanto", uno scontro tra cristiani e musulmani: è il monito lanciato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo a Cagliari alle celebrazioni per il Giorno dell'Unità nazionale e Giornata delle Forze armate, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e il Capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
Crosetto ha espresso "grande preoccupazione per il riesplodere delle tensioni in Medio Oriente" e ha fatto riferimento alla battaglia navale dell'7 ottobre del 1571 tra la Lega Santa e le forze turche di Mehmet Ali Pascià per chiedere che non si torni a uno scontro di civiltà e di religioni, a una contrapposizione tra Occidente e Oriente.
"Compito primario delle Forze armate è la difesa della pace, in patria come all'estero - ha ricordato Crosetto - è una sfida complessa. Oggi è importante impedire che ciò che accade in Israele e Gaza scateni una nuova Lepanto, una nuova assurda guerra di civiltà, religiosa, politica, ideologica, tra Cristianesimo e Islam, tra Occidente e Oriente, Europa e Stati Arabi".
"Ma compito delle Forze armate - ha aggiunto - è anche quello di difendere la democrazia di fronte a teocrazie sempre più pericolose".
Il ministro della Difesa ha sottolineato che i nostri militari "hanno un fine supremo, preservare il bene più prezioso di tutti, la vita della nazione, delle istituzioni, dei cittadini, la vita di cui la pace, la stabilità e la sicurezza sono il presidio".
"Una pace che richiede molti sforzi quotidiani, spesso silenziosi, non visibili", ha spiegato Crosetto, "penso quindi non possa esserci motto migliore di quello che abbiamo scelto quest'anno per il 4 novembre: 'Difendiamo la pace ogni giorno'".
Parlando sempre della giornata di oggi il ministro della Difesa ha detto che "è in corso di elaborazione una nuova legge per riportarla a festa nazionale. Guardiamo a questo provvedimento come un atto di civilta'". A luglio è stato approvato in prima lettura al Senato il disegno di legge per il ripristino della festivita' nazionale del 4 novembre, passato ora alla Camera.
Dal canto suo, Cavo Dragone ha detto che "abbiamo di fronte a noi sfide epocali, ma certamente il terrorismo è fra le più insidiose. Gli eventi orribili del 7 ottobre scorso in Israele ci hanno posto di fronte a qualcosa di completamente diverso e, permettetemi di sottolineare, assolutamente inconcepibile e da condannare senza riserve".
"L'esperienza nel 2014, l'evolversi dell'Isis, a mio giudizio una delle prime manifestazioni compiute di una strategia del terrore ibrido, lasciavano intuire che questa tipologia di minacce si sarebbe evoluta verso forme terribilmente diverse e ancora più pericolose. Sappiamo - ha aggiunto - che quella di Hamas non e' stata furia cieca e incontrollata; bensì, un'azione che, purtroppo, fa dell'orrore e della ferocia indiscriminata e primitiva contro le popolazioni civili e le fasce più fragili,altrettanti strumenti per infliggere ferite profondissime nell'anima dei popoli, fratture irrimediabili nelle societa' colpite, odi incolmabili fra le culture", ha concluso Cavo Dragone.