AGI - Ha registrato un 'boom' di ascolti l'intervista su Rai 1 di Papa Francesco con il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci. Sono stati 4 milioni 588 mila i telespettatori che il primo novembre, dalle 20.33 alle 21.13, hanno seguito l'evento tv. Lo share è stato del 21,7%.
Intanto, questa mattina, giorno della Commemorazione di tutti i fedeli defunti, il Pontefice ha celebrato messa presso il Rome War Cemetery, il memoriale di guerra in via Nicola Zabaglia dove sono custodite le spoglie dei militari appartenenti al Commonwealth caduti a Roma durante la Seconda Guerra Mondiale.
Prima della messa, alla quale hanno assistito circa 200 fedeli, Papa Francesco ha percorso in carrozzina i sentieri tra le tombe sul prato del memoriale di guerra (426 sepolture).
Le tombe, allineate lungo le mura, sulla sinistra, sono segnalate da lapidi verticali che riportano date e luoghi di nascita e morte del defunto, lo stemma dell'entità militare di appartenenza, e in alcuni casi (ma non sempre), un motto o un pensiero.
Al centro delle file è collocata la pietra della rimembranza, di fronte all'ingresso, in fondo al viale, una grande croce di pietra. Dopo aver sostato in preghiera su diverse tombe, Francesco ha deposto un mazzo di rose bianche su una di esse. Poi ha raggiunto il palco allestito per la messa.
"Io guardavo l'età di questi caduti - ha detto il Pontefice nell'omelia a braccio -. La maggioranza dai 20 ai 30 anni. Vite troncate, vite senza futuro qui. E ho pensato ai genitori, alle mamme...", "tante lacrime", "non potevo non pensare alle guerre di oggi. Anche oggi succede lo stesso. Tante persone giovani e non giovani nella guerra del mondo, anche quelle più vicine a noi, in Europa o fuori... quanti morti".
"Si distrugge la vita senza coscienza di questo. Oggi pensando ai morti, alla memoria dei morti e avendo la speranza, preghiamo il Signore per la pace perchè la gente non si uccida più nelle guerre. Tanti innocenti morti, tanti soldati che lasciano la vita qui e questo perché sempre le guerre sono una sconfitta. Sempre! Non c'è vittoria totale. No! Sempre! Si' uno vince l'altro ma là dietro c'è la sconfitta del prezzo pagato".
"Preghiamo il Signore per i nostri defunti, per tutti, tutti - ha affermato -. Il Signore li riceva tutti e che il Signore abbia pietà di noi e ci dia la speranza. La speranza di andare avanti e di poterli trovare tutti insieme con lui quando lui ci chiamerà".
"La celebrazione di un giorno come oggi ci porta due pensieri, memoria e speranza. Memoria di coloro che ci hanno preceduto, che hanno fatto la loro vita, che hanno finito la vita", ha aggiunto il Papa.
"Memoria di tanta gente che ci ha fatto del bene, nella famiglia, negli amici. E memoria anche di coloro che non sono riusciti a fare tanto bene, ma nella memoria di Dio, nella misericordia di Dio sono stati ricevuti. E c'è il mistero di questa grande misericordia del Signore. E poi speranza. Questa è una memoria per guardare avanti, per guardare il nostro cammino, la nostra strada".
"Noi camminiamo verso un incontro - ha continuato il Pontefice -, con tutti, col Signore. E dobbiamo chiedere al Signore questa grazia della speranza: la speranza che mai delude, mai! La speranza che è quella virtù di tutti i giorni, che ci porta avanti, ci aiuta a risolvere dei problemi e a cercare le vie d'uscita da tanti problemi, ma sempre avanti, avanti... Quella speranza feconda, quella virtù teologale di tutti i giorni, di tutti i momenti. Io dirò la virtù teologale 'della cucina', che è alla mano, che ci aiuta sempre. La speranza che non delude", ha concluso Francesco.