AGI - Nessuna traccia per più di dieci giorni, i sospetti del figlio, un appartamento chiuso dall'esterno senza alcun segno strano sulla porta, e i sopralluoghi senza esito dei vigili del fuoco. Marta di Nardo, 60 anni di Milano sembrava scomparsa nel nulla.
Ma poi la sezione investigazione Scientifiche dei Carabinieri di Milano ha trovato tracce di sangue nell'appartamento di Domenico, un vicino di casa della donna, nel quartiere Acquabella di Milano. Da quel momento il quadro si è fatto via via più chiaro.
Le indagini si sono ristrette all'appartamento dell'uomo e il corpo della donna è stato trovato. Il caso era parso un allontanamento volontario. L'ultima traccia telefonica risale ai primi giorni di ottobre, tra il 5 e il 6 del mese.
Il figlio da allora non ha avuto più notizie di Marta Di Nardo e non ha mai pensato che la madre avesse deciso di andarsene senza lasciare un messaggio, una spiegazione. Ha denunciato la scomparsa e ha chiesto che si facesse luce sul caso. La svolta nelle indagini è avvenuta nel pomeriggio. I dettagli non sono ancora chiari. Sul posto anche il Pm Leonardo Lesti che coordina l'inchiesta.
Domenico L. è stato portato via a bordo di una gazzella dell'Arma dei Carabinieri per essere condotto in caserma. È sospettato di essere l'autore dell'omicidio della donna ma non è stato ancora interrogato né sottoposto a provvedimenti formali.
Le tracce di sangue rinvenute nell'appartamento dell'uomo sospettato di aver ucciso Marta Di Marco sono state trovate nella camera da letto. Il corpo della donna è stato invece rinvenuto in un soppalco della cucina.