AGI - L'Italia rafforza le misure di sicurezza alla luce dei venti di guerra dalla Striscia di Gaza e dell'appello della Jihad islamica a sostenere Hamas dopo l'attacco contro Israele del 7 ottobre. Le prime misure riguardano la vigilanza rafforzata su tutti gli obiettivi sensibili e i controlli ancora più rigorosi sui migranti in arrivo per evitare possibili infiltrazioni di jihadisti.
"Le conseguenze di guerre che sembrano lontane a noi", ha avvertito il ministro della Difesa, Guido Crosetto, "alla fine arriveranno in tutto il mondo e noi dobbiamo prepararci". Due decisioni sono gia' arrivate: il richiamo in patria dei 22 carabinieri impegnati a Gerico, in Cisgiordania, in una missione di addestramento dei poliziotti palestinesi, e la cancellazione di alcuni eventi collaterali per la Festa delle Forze Armate del 4 novembre, appena ripristinata.
Sono stati confermati solo gli appuntamenti istituzionali al Milite Ignoto e la cerimonia di Cagliari, dove è prevista anche la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella mentre è in bilico la manifestazione al Circo Massimo di Roma. "Perché devo rischiare di dare un palco a un pazzo o una serie di pazzi che vogliono fare qualcosa di significativo?", si è chiesto Crosetto.
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha presieduto il Comitato per l'ordine e la sicurezza al Viminale e ha lanciato un appello perché "la discussione pubblica sia convergente e non ci siano inutili divisioni sugli obiettivi di mantenere la sicurezza del nostro Paese". "Resta una minaccia molto indefinita, molto fluida", ha osservato, "i fatti di Francia lo dimostrano. Ci aspettano mesi complicati, non c'e' dubbio".
Per il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, "in Italia la situazione e' differente" rispetto alla Francia, dove c'e' stata l'uccisione di un insegnante ad Arras da parte di un 'lupo solitario' jihadista, "non ci sono rischi immediati e non prevediamo minacce imminenti ma nonostante questo abbiamo un'allerta per proteggere tutti i potenziali obiettivi".