AGI - I carabinieri hanno confiscato e trasferito in Toscana tredici esemplari di canguro australiano 'wallaby' perchè la loro presenza sull''Isola dei cipressi' nel lago di Pusiano, nel Comasco, è in violazione della legge che vieta di detenere animali pericolosi. La confisca, disposta dal Tribunale di Como, arriva dopo una lunga vicenda giudiziaria che si è conclusa col rigetto del ricorso in Cassazione del proprietario dell'isola, l'imprenditore Gerolamo Gavazzi.
Il Nucleo Carabinieri di Ponte Chiasso insieme ai militari del Gruppo Forestale della provincia di Como e Lecco ha eseguito le operazioni di sicurezza cercando di garantire la sicurezza e il benessere delle bestiole, che sull'isola sono nate e cresciute.
"Gli esemplari, discendenti di un'unica coppia, occupavano l'isola in numero fino ad a oggi indefinito - spiegano i carabinieri - e in violazione della normativa vigente che ne vieta la detenzione. La legge definisce la pericolosità non solo in relazione all'aggressività ma anche a precise ragioni di carattere sanitario. Si vuole impedire il contatto diretto tra uomo e animale selvatico al fine di impedire potenziali rischi alla salute pubblica in conseguenza del salto di specie di virus e patologie, come probabilmente accaduto per il Covid".
Il trasferimento "in una struttura idonea convenzionata col Ministero dell'Ambiente" permetterà loro "di vivere liberi nel rispetto e nel rispetto delle loro esigenze etologiche". I 'wallaby' sono piccoli marsupiali, non definibili proprio tecnicamente dei canguri per le loro ridotte dimensioni. Nel piccolo 'paradiso' del'isola dei cipressi sono presenti pavoni, cicogne, gru coronate, tartarughe oltre a un centinaio di alberi della specie da cui prende il nome.