AGI - "Salvini non mi ha parlato del video ma mi pare secondario. Anche tutta la polemica che sto vedendo sul dossieraggio: partecipi a una manifestazione pubblica e lo rivendichi. Dossieraggio, di solito, è un attività occulta, per tirare fuori delle cose che no si sanno, ma se uno sta a una manifestazione in prima fila, dietro a uno striscione che dossieraggio è? Stai lì e lo rivendichi". Lo dice la premier, Giorgia Meloni, dopo il Consiglio europeo informale di Granada, rispondendo ad una domanda sul caso della giudice Iolanda Apostolico.
La Lega, in una nota, è tornata oggi a chiedere le dimissioni del magistrato che nei giorni scorsi non aveva convalidato il trattenimento a Pozzallo di quattro migranti tunisini sbarcati a Lampedusa, dopo l'emersione di un video che ritraeva Apostolico a una manifestazione contro l'allora ministro dell'Interno, Matteo Salvini. "Al di là del tema delle dimissioni trovo che sia legittimo chiedersi se una persona che partecipa a quella manifestazione e su quel tema, nel momento in cui decide, su quel tema, lo faccia senza o con un pregiudizio", ha osservato Meloni.
La questura di Catania precisa, da parte sua, che "in merito alla pubblicazione di immagini riferite alla manifestazione svoltasi il 25 agosto 2018 nel porto di Catania, nel piazzale davanti al varco portuale nr. 4, si comunica che il video pubblicato non risulta tra gli atti d'Ufficio relativi all'evento in questione".
"Inoltre, negli atti redatti dagli operatori a seguito del servizio relativo alla suddetta manifestazione, non risulta menzionata la presenza della dottoressa Iolanda Apostolico nè del marito", aggiunge la nota.
Santalucia (Anm): "Valuterà il Csm"
"Il fatto era avvenuto nel 2018 e dal 2018, pur essendo pubblico, nessuno se ne era occupato. Quando scoppia il caso? Quando la dottoressa Apostolico firma 3 provvedimenti sgraditi alla maggioranza di governo", è il commento di Giuseppe Santalucia, presidente dell'Anm, nel corso della trasmissione di Bruno Vespa Cinque Minuti.
"Quello che ha fatto la Apostolico verrà valutato nelle sedi competenti, non l'Anm, ma il Csm. Ricordo solo che era presente anche il mondo dell'associazionismo, non esclusa la Conferenza Episcopale Italiana della Regione Sicilia che si era mossa con intenti umanitari per chiedere al governo di rivedere alcune sue posizioni. E comunque si valuti il comportamento della Apostolico nelle sedi competenti", ha proseguito Santalucia, "sono immagini di 5 anni fa di un video uscito da un cassetto. La giurisdizione non può essere sottoposta a questo tipo di tensioni".