AGI - La 'partita' ancora una volta si gioca al Brennero, luogo speciale, storico, unico che nelle gelide notti d'inverno mette quasi paura. Al Brennero la nuova 'partita' riguarda il blocco della circolazione dei mezzi pesanti imposto dall'Austria - ne transitano 2,4 milioni di ogni anno - che crea disagi ai trasportatori italiani che devono valicare la frontiera. Il tutto con un tunnel ferroviario in corso d'opera che, quando sarà operativo, farà sfrecciare i treni nelle viscere delle Alpi.
Il Brennero non è solo un semplice spartiacque, ma il confine tra Italia ed Austria - due 'Paesi amici' come puntualmente ricordano i due Capi di Stato, Sergio Mattarella ed Alexander van der Bellen - un luogo simbolo nel cuore dell'Unione Europea in mezzo alle montagne dove il vento soffia da nord e da sud che la storia ha fatto diventare luogo di importanti incontri e di dolorose separazioni. Al Brennero c'è l'autostrada, la strada statale che in territorio austriaco diventa Alte Bundesstrasse (vecchia strada statale), la ferrovia, sempre meno abitazioni, qualche negozio con in testa l'Outlet visitato dai turisti in transito.
Al Brennero qualche anno fa c'era il progetto di costruire, per volontà austriaca, il muro anti-migranti ma alla fine è stato solo accantonato. Al passo del Brennero c'è stato il celebre incontro del 10 giugno del 1940 tra Benito Mussolini ed Adolf Hitler ed è sempre stato luogo di scambi ma anche di passione per i sudtirolesi per la divisione dal Tirolo. Agli oltre 1.400 metri del 'Brennerpass' di tanto in tanto viene esposto il cartello di stampo secessionista 'Suedtirol ist nicht Italien' (l'Alto Adige non è Italia').
Attesa la visita di Salvini
Lunedì 9 al Brennero è atteso il vicepremier italiano Matteo Salvini. Il leader della Lega vuole essere testimone oculare di quello che sta accadendo con molta frequenza: i blocchi sugli ingressi dei mezzi pesanti provenienti dall'Italia imposti da Vienna. Martedì scorso la punta massima di coda sull'autostrada in territorio italiano causata dalla chiusura del confine da parte delle autorità austriache, ha toccato i 110 chilometri. La motivazione era legata alla festa dell'unità nazionale in Germania, quella istituita a seguito della riunificazione del 1990.
Salvini ha minacciato più volte la richiesta di infrazione nei confronti di Vienna per i provvedimenti unilaterali e ha anche interpellato la Commissione europea chiedendo di intervenire nei confronti dell'Austria. Il Tirolo, il Land (regione) competente per il Brennero, sostiene che troppi mezzi pesanti sulla 'Brennerautobahn' provocano inquinamento ambientale. Oggi la stessa motivazione è arrivata dall'Alto Adige che lamenta tassi di biossido di azoto superiori alla media quando si formano code sull'autostrada. Il presidente degli autotrasportatori dell'Associazione Artigiani Trentino, Roberto Bellini nel commentare i 110 km di coda venutisi a formare causa i blocchi, ha detto, "l'Austria continua a prenderci in giro e nessuno fa nulla" precisando che "mezzi pesanti, leggeri, ogni tipo di veicolo, hanno dovuto subire passivamente l'ennesima presa in giro: l'Austria, in spregio a qualsiasi accordo, regolamento, legge, fa sempre ciò che vuole e quando vuole".
Sulla questione è intervenuta anche l'Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici (Anita), sostenendo che "i continui incolonnamenti lungo l'autostrada del Brennero incrementano considerevolmente i livelli di inquinamento, aumentano i rischi di incidenti e obbligano gli autisti a fermarsi lungo l'autostrada senza stazioni di sosta, parcheggi o infrastrutture adeguate". Anita offre la soluzione, ovvero un'armonizzazione del calendario dei divieti a livello europeo sulla rete Tent-T o un coordinamento tra gli Stati confinanti soprattutto in giornate non festive così da non impattare il traffico e la fluidita' del transito dei veicoli.