AGI - Uccide moglie, figlio 17enne e suocera e poi si suicida. Strage familiare questa mattina ad Alessandria: una vicenda iniziata con l'allarme lanciato dalle suore della casa di riposo Madre Teresa Michel di piazza Divina Provvidenza. I Carabinieri subito arrivati sul posto, hanno rinvenuto due cadaveri: uno di un'anziana donna e uno di un uomo in età matura.
Dopo i primi rilievi è emersa l'identità dell'uomo: si tratta di Martino Benzi, classe 1956, residente in città. La donna, una 80enne, è la suocera.
Gli inquirenti hanno pensato a un classico omicidio-suicidio. Ma subito dopo hanno ritrovato un biglietto che lasciava intendere che nella sua abitazione era successo qualcos'altro. I militari dell'Arma, dunque, hanno raggiunto la casa di Benzi dove hanno rinvenuto il corpo della moglie, Monica Berta, classe 1968, e quello del figlio 17enne Matteo. Le indagini sono affidate ai Carabinieri e coordinate dalla Procura di Alessandria.
Secondo le prime informazioni raccolte, Martino Benzi, ingegnere, avrebbe compiuto la strage utilizzando un coltello, e colpendo prima moglie e figlio nell'appartamento dove la famiglia viveva e poi raggiungendo la casa di riposo dove, nel giardino, ha ucciso la suocera, tagliandosi poi la gola.
I due luoghi della strage distano tra loro poco meno di tre chilometri, una decina di minuti in auto. Secondo quanto si apprende questa mattina i colleghi di Monica Berta, non vedendola arrivare al lavoro, a Valenza, avrebbero più volte provato a mettersi in contatto con lei.
Chi era il killer
Nato nel 1956, ingegnere laureato al Politecnico di Torino nel 1982, attualmente Benzi era titolare di uno studio di consulenza informatica e di progettazione e realizzazione di siti web. La moglie lavorava invece a Valenza Po. In passato risulta che abbia sofferto di una malattia che l'aveva costretta ad un lungo ricovero in ospedale. Il figlio della coppia, Martino, 17 anni, studiava all'Itis Alessandro Volta.
Cosa ha scritto in un blog
E' lo stesso Benzi che, in un blog personale che è ancora reperibile sul web, racconta alcuni aspetti della sua vita. "Sono uno che - dice innanzitutto - nato nel 1956 si è deciso a fare un figlio a cinquant'anni, età in cui qualche mio compagno di scuola diventava nonno. Allora non stupitevi se questo blog, a volte, presenterà dei contenuti stranamente incongrui per il pacato gentiluomo che dovrei e vorrei essere". E aggiunge con una riflessione che alla luce dei fatti suona tristemente premonitrice: "sono costretto a pensare tre volte a ciò che scrivo e che rimarrà per sempre reperibile nei meandri del web".
Non sono rari nei testi pubblicati sul sito i riferimenti alla famiglia ed in particolare al figlio. Anche piccole cose, come quando, il 13 marzo 2012, Benzi scrive "Il padre annuncia l'evento che tutto il pianeta attendeva in preda alle ambasce. Il primo dentino è caduto e aspetta sotto il cuscino che la fatina dei dentini compia il suo dovere".
Parlando di sé, ancora facendo un riferimento al figlio, dice tra l'altro: "Mi piace raccontare. E scrivere. Ho incominciato a farlo seriamente il giorno in cui mio figlio ha compiuto diciotto mesi e all'inizio era la trascrizione delle favole raccontate a lui, poi sono diventate storie per quando fosse stato più grande. Avete presente "Morfologia della fiaba" di Vladimir Propp? Visto che dall'ultima glaciazione si diventa adulti con questo tipo di racconti, il papà voleva contribuire personalmente a dissestare l'equilibrio psichico del pupo. Peccato che i romanzi per ragazzi incominciati pensando a lui avanzino molto lentamente nel mio hard disk accidenti, quanto è complicato scrivere romanzi "per ragazzi" e ben difficilmente saranno pronti prima che il pargolo vada al liceo e, forse, allora, non gli piaceranno nemmeno un po'"
Le suore dell'rsa: "Siamo sgomente"
Il gravissimo fatto di sangue avvenuto nella casa di riposo gestita dalle Piccole Suore della Divina Provvidenza, ha gettato nell'angoscia le religiose. La Superiora Provinciale suor Natalina Rognoni ha diffuso poco fa una nota in cui le suore "desiderano esprimere profondo dolore per la tragedia avvenuta questa mattina, 27 settembre, presso l'Istituto Divina Provvidenza di Alessandria" "Il gesto estremo, violento e inspiegabile - aggiunge la superiora - avvenuto nel nostro giardino ci ha tutte lasciate sgomente e senza parole. Mentre esprimiamo massima vicinanza e le condoglianze più sincere alla famiglia dei deceduti cosi profondamente colpita, assicuriamo le nostre preghiere di suffragio e, per quanto di nostra competenza, la totale collaborazione alle Forze dell'Ordine e all'Autorita Giudiziaria affinche si possa fare presto piena luce su questa dolorosa vicenda".
I colleghi di Monica,"donna sensibile e forte"
Monica Berta, la moglie che Martino Benzi ha ucciso insieme al figlio Matteo prima di raggiungere la casa di riposo Michel dove era ricoverata la suocera Carla Schiffo e accoltellare a morte anche lei, lavorava da anni a Valenza come impiegata al gruppo Damiani, storica azienda di gioielleria. Negli scorsi anni si era ammalata di leucemia, ma grazie al trapianto di midollo osseo si era salvata ed aveva recuperato una vita pressoché' normale. I colleghi di lavoro, che non riescono a credere all'accaduto, la descrivono attraverso i social come sensibile e forte, e sottolineano che nulla poteva fare immaginare quanto è successo questa mattina.