AGI - Il Ros ha eseguito ordinanze di custodia cautelari emesse dal Tribunale di Cagliari, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 31 soggetti, indagati, a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, associazione segreta, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, abuso d'ufficio, rivelazione di segreto d'ufficio, corruzione aggravata dal metodo mafioso, peculato e procurata inosservanza di pena aggravata dal metodo mafioso.
L'operazione si è svolta col supporto, in fase esecutiva, dei Comandi Provinciali Carabinieri di Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, Milano, Torino e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna.
Tra gli arrestati ex assessora della Regione e un primario
L'ex assessora all'Agricoltura della Regione Sardegna, Gabriella Murgia, 55 anni, e il primario del reparto di Terapia del dolore dell'ospedale Marino di Cagliari, Tomaso Cocco, sono fra i 31 destinatari delle misure cautelari, nell'ambito dell'operazione definita 'Monte Nuovo'. Murgia, accusata di associazione di tipo mafioso e associazione segreta, è stata trasferita in carcere così come Cocco.
Sono in tutto tredici le persone in carcere, e 18 quelle agli arresti domiciliari nell'ambito di un'indagine della Dda di Cagliari che per la prima volta riguarda un'associazione di stampo mafioso.
L'organizzazione influenzava istituzioni
L'organizzazione criminale avrebbe interferito nell'attività delle amministrazioni pubbliche e procurato voti in occasione delle elezioni. Le indagini, avviate nel gennaio 2020 in prosecuzione dell'indagine "Dama", avrebbero consentito di acquisire elementi circa l'operatività di un presunto gruppo dedito alla commissione di reati di varia natura, attivo nel territorio sardo, che si ritiene costituito da alcuni personaggi locali di spicco (noti per condanne per sequestro di persona a scopo di estorsione), oltre ad alcuni esponenti del mondo delle professioni e delle istituzioni.
In particolare, i rapporti tra le diverse componenti, in comunanza di scopi, avrebbero garantito di attingere, in caso di necessità, al sostegno del sodalizio per ottenere presunti vantaggi di varia natura. La componente criminale si sarebbe infiltrata e avrebbe condizionato vasti settori della vita sociale dell'Isola, anche nei termini di un accesso privilegiato all'interno dell'amministrazione regionale.
In tale contesto, secondo l'ipotesi formulata, elementi appartenenti al gruppo avrebbero variamente operato ponendosi in relazione di continuità con la "Anonima Sequestri" di cui Graziano Mesina ed altri personaggi colpiti dalla misura cautelare erano fra i più noti esponenti interferendo nei procedimenti decisori dell'amministrazione regionale in particolare nei settori dell'agricoltura e della sanità; intervenendo reiteratamente presso diverse amministrazioni pubbliche, con particolare riferimento a quelle regionali, al fine di assicurarsi incarichi pubblici, favori o altri interessi ad associati, parenti di questi ultimi o persone gradite al gruppo; favorendo la latitanza di Mesina, poi arrestato dal ROS il 18 dicembre 2021, con il quale il gruppo aveva rapporti diretti e\o indiretti; procurando voti in occasione di consultazioni elettorali; nel traffico di sostanze stupefacenti (in particolare marijuana) da commercializzare sul territorio nazionale.
Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati ingenti somme di denaro in contanti, munizioni, oltre 130 kg di marijuana. Sono state inoltre denunciate in stato di libertà 4 persone per detenzione abusiva di armi e munizioni e sostanze stupefacenti. L'operazione "Dama" fu condotta dal ROS tra il novembre 2018 e il dicembre 2019 in direzione di due ipotesi di associazioni dedite al traffico di stupefacenti, conclusa il 7 luglio 2020 con l'esecuzione di 33 misure cautelari.