Nuove scosse nella notte tra Toscana ed Emilia
AGI - È proseguito per tutta la notte lo sciame sismico tra la Toscana e l'Emilia Romagna, colpita ieri all'alba da un terremoto di magnitudo 4.9 con epicentro a Marradi, in provincia di Firenze. La scossa più forte, di magnitudo 3.0 è stata registrata dall'Ingv alle 5.40 a 5 km a Marradi ad una profondità di 8 chilometri. In via precauzionale, in molti Comuni dell'area scuole chiuse anche oggi, in attesa della conclusione dei rilievi alle strutture pubbliche e private.
Nel Forlivese 100 fuori casa
È stata una notte segnata ancora dalla paura quella appena trascorsa a Tredozio, sull'Appennino forlivese, dove numerose scosse di terremoto sono state avvertite dalla popolazione: quella più forte è stata sentita alle 5.40, magnitudo 3.0, con epicentro, come ieri, a Marradi, paese a poca distanza ma in provincia di Firenze. Circa cento persone hanno dormito fuori casa.
"Quaranta circa erano dentro al palazzetto, 40 nelle casette del campeggio e circa 30 hanno dormito in macchina", spiega la sindaca Simona Vietina. Molti hanno fatto questa scelta per paura, altre perché la propria casa è inagibile o in attesa del via libera dei vigili del fuoco. Un terremoto che, dopo quello di ieri mattina di magnitudo 4.9, "non ha mai smesso, le scosse piccole ci sono state sempre", sottolinea la prima cittadina, nonché ex parlamentare.
Bimbi a scuola in tenda
Ora si inizia ad avere un quadro più preciso dei danni: la criticità maggiore riguarda la scuola primaria che dovrà essere abbattuta e ricostruita. La struttura pare già avesse dei problemi e ora è irrecuperabile a parere dei tecnici. I bambini da domani saranno sistemati in alcune tende provvisorie per poter seguire le lezioni, in attesa che arrivino dei prefabbricati.
Anche il municipio è inagibile: "Abbiamo trovato un locale da adibire a sede comunale, in pratica sarebbe l'ex salone del ristorante del centro turistico Le Volte", spiega Vietina che domani riceverà la visita del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il quale farà un sopralluogo per la verifica dei danni. Il Comune di Tredozio aveva già' subito le conseguenze dell'alluvione e ora fa i conti con la nuova emergenza.