AGI - Biglietti per giri gratis sulle giostre ai figli degli affiliati detenuti: era uno dei modi di pagare il 'pizzo' a un clan di Biancavilla emerso dall'inchiesta 'Ultimo atto' della Dda della Procura di Catania su indagini dei carabinieri che hanno arrestato oggi 13 persone.
Le estorsioni erano a tappeto e alle richieste dei mafiosi non poteva sottrarsi nessuno. Secondo quanto riferito dai collaboratori di giustizia, vittime dell'estorsione sarebbero stati anche i giostrai, costretti a dare circa duemila biglietti per le attrazioni (la ruota o il tagadà), così che i figli dei detenuti avebbero potuto godersele gratis.
Riscontrate 6 estorsioni ai danni di imprenditori dell'edilizia, della ristorazione e del commercio (all'ingrosso e al dettaglio), consumate per fare fronte alla mancanza di fondi per il sostentamento dei sodali in carcere: a questo scopo erano effettuate le richieste periodiche in occasione delle festività di Natale, Pasqua e di San Placido, patrono del Comune.
Proprio in prossimità di quest'ultima festa, gli affialiati avrebbero pianificato, fra le altre attività illecite, anche quella di imporre ai gestori degli stand che sarebbero stati allestiti per celebrare il santo patrono, la fornitura del pane e della carne, alle quali il clan avrebbe applicato un rincaro rispetto al prezzo riservato dai venditori. Sequestrate per la confisca anche due societa' operanti nel settore del trasporto merci, del valore di circa 5 milioni di euro, direttamente riconducibili al clan.
L'indagine
L'indagine condotta dal settembre 2018 al marzo 2020 ha permesso di monitorare le dinamiche nel clan Toscano-Tomasello- Mazzaglia di Biancavilla, individuando anche l'attuale reggente: Giuseppe Mancari, detto "'u pipi", storico elemento di vertice del clan che, dopo aver riportato una condanna definitiva all'ergastolo con isolamento diurno per omicidio, e beneficiando di indulto e riduzioni di pena, nel 2009 è stato sottoposto a liberazione condizionale.
Le indagini hanno preso il via a seguito del tentato omicidio di Biancavilla del 9 settembre 2018, commesso da Riccardo Pelleriti a colpi di kalashnikov, nella centrale Via dell'Uva, dopo una lite per un banale incidente stradale. I militari, attraverso anche le dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia e da persone informate sui fatti, hanno riscontravato 6 estorsioni ai danni di imprenditori dell'edilizia, della ristorazione e del commercio.
Florido il traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto marijuana e cocaina. Nel corso delle operazioni, sono stati sequestrati un fucile d'assalto Kalashnikov modello Ak 47 con relativo caricatore, utilizzato per il tentato omicidio di GALATI Massaro Davide, 4 pistole cal. 9, una pistola cal. 7.65 con matricola abrasa, una piantagione con oltre 300 piante di canapa indiana e oltre un chilo di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Sequestrare preventivamente, ai fini della confisca, le società "MM Logistic di Miriana Militello" e "M.N. Trasporti srl" aventi rispettivamente sede ad Adrano e a Biancavilla, operanti nel settore del trasporto merci su strada, e che sono state affidate ad un amministratore giudiziario unitamente ai conti correnti ad esse intestati e a tutti i beni aziendali registrati, sia mobili che immobili.
L'Agenzia, come era soprannominata dagli uomini del clan, che formalmente operava nell'intermediazione tra le aziende agricole e i trasportatori, sarebbe in realtà divenuta nel tempo, sempre secondo l'impostazione accusatoria accolta dal Gip, uno degli strumenti operativi più redditizi della consorteria criminale, con conseguente commistione tra le attività mafiose e d'impresa; gli introiti difatti, ottenuti attraverso l'imposizione ai camionisti e ai titolari di magazzini e ditte di un "dazio" variabile per ogni bancale di frutta in viaggio verso il Nord Italia, sarebbero stati versati nella cassa comune del clan, per essere consegnati ai familiari dei sodali detenuti.
In carcere sono finiti Salvatore Manuel Amato, trentenne di Biancavilla; Fabrizio Distefano, 32enne di Biancavilla; Placido Galvagno, 47enne di Biancavilla; Giovanni Gioco, 64enne di Biancavilla; Piero Licciardello, 29enne di Paternò; Giuseppe Mancari, 75 anni, di Biancavilla; Nunzio Margaglio, 28 anni, di Biancavilla, Carmelo Militello, 50 anni di Biancavilla; Nicola Gabriele Minissale, 31 anni, di Catania. Alfio Muscia, 45 anni di Biancavilla; Ferdinando Palermo, 46 anni, di Paternò; Mario Vania, 48 anni, di Biancavilla e Carmelo Vercoco, 50 anni, nato in Germania.