AGI - La procura di Firenze ha in programma di tornare all'hotel Astor di via Maragliano, dove il 10 giugno scorso è scomparsa la bambina di cinque anni Kata. Secondo quanto si apprende, le operazioni, che dovrebbero avvenire nei prossimi giorni, prevedono anche scavi nel perimetro dell'immobile e sono finalizzate ad escludere tracce della presenza della bambina.
Intanto, questa mattina, dinanzi al tribunale del Riesame, l'avvocato Elisa Baldocci ha discusso il ricorso al tribunale del Riesame per i quattro peruviani indagati nell'inchiesta parallela a quella sulla scomparsa della bimba.
Tra i quattro, c'è anche lo zio materno della piccola, Abel Argenis Alvarez Vasquez, finito in carcere il mese scorso per una serie di presunte estorsioni e per il tentato omicidio di un altro occupante dell'Astor avvenuto il 28 maggio.
Il cosiddetto "racket delle camere" è considerato, dai magistrati della Dda che indagano sul caso, uno dei possibili moventi del rapimento di Kata.
Nel frattempo, la Procura ha formalizzato una richiesta di rogatoria in Perù per acquisire alcune testimonianze di persone che si trovano nel paese d'origine della famiglia di Kata. La rogatoria è finalizzata ad ascoltare una dozzina di persone tra cui uno zio paterno di Kata, detenuto in un carcere di Lima, e un altro peruviano, recluso nello stesso carcere, protagonista di una vicenda droga che risale al maggio del 2022 a Firenze, per verificare l'ipotesi che la bambina possa essere stata rapita per sbaglio, così come prospettato agli inquirenti dal padre della bimba.