AGI - Si chiama Moslli Redouane il marocchino di 43 anni fermato dai carabinieri perché accusato di aver ucciso a coltellate Francesca Marasco la 72enne titolare di una rivendita di tabacchi uccisa nel corso di una rapina via Marchese de Rosa, a Foggia. Sul marocchino pendeva un decreto di espulsione per alcuni reati compiuti in Italia.
Gli investigatori non erano riusciti a notificare il provvedimento perché Redouane risultava irreperibile a causa del suo continuo peregrinare in Italia. Le ultime volte era stato in Lombardia e Sardegna.
È stato accertato che l'uomo, dopo il delitto, aveva indossato nuovi indumenti, abbandonando quelli usati precedentemente all'interno di un sacchetto in plastica in via Mameli, dove sono stati trovati e sequestrati dai Carabinieri.
I militari hanno inoltre trovato il cellulare rubato alla vittima e venduto da Redouane a un'altra persona.
Il presunto omicida è stato rintracciato e bloccato dai Carabinieri, a Napoli alle ore 21,35 circa di sabato, poco lontano dalla stazione. È stato interrogato dal Pubblico Ministero presso gli uffici del Comando Provinciale Carabinieri.
Detenuto in isolamento
Da ieri sera, l'uomo, è detenuto in isolamento, nel carcere di Foggia. Il legale dell'uomo, l'avvocato Nicola Totaro spiega anche che Moslli è videosorvegliato in carcere per evitare che possa compiere "gesti autolesionistici". L'avvocato ha riferito anche che il suo assistito era stato arrestato per rapina nel 2015 e, dopo essere stato condannato, era uscito dal carcere nel 2018.
Il movente
Ancora da chiarire il movente che potrebbe non essere quello della tentata rapina. A trovare il corpo della donna riverso in una pozza di sangue lunedi mattina è stato un passante che ha poi dato l'allarme.
Gli inquirenti indagano su alcune voci secondo cui la tabaccaia da qualche tempo stesse subendo delle pressioni in qualche modo legate alla sua attività professionale.