AGI - "Diamoci da fare insieme per costruire un avvenire di pace". E' l'appello di Papa Francesco lanciato nel discorso alle autorità, la società civile e il Corpo diplomatico della Mongolia. "Nei secoli, l'abbracciare terre lontane e tanto diverse mise in risalto la non comune capacità dei vostri antenati di riconoscere le eccellenze dei popoli che componevano l'immenso territorio imperiale e di porle al servizio dello sviluppo comune", ha sottolineato il Pontefice che ha definito questo "un esempio da valorizzare e da riproporre ai nostri giorni".
"Voglia il Cielo che sulla terra, devastata da troppi conflitti, si ricreino anche oggi, nel rispetto delle leggi internazionali, le condizioni di quella che un tempo fu la pax mongolica, ossia l'assenza di conflitti". "Come dice un vostro proverbio - ha aggiunto Francesco -, 'le nuvole passano, il cielo resta': passino le nuvole oscure della guerra, vengano spazzate via dalla volontà ferma di una fraternità universale in cui le tensioni siano risolte sulla base dell'incontro e del dialogo, e a tutti vengano garantiti i diritti fondamentali!".
"Qui, nel vostro Paese ricco di storia e di cielo, imploriamo questo dono dall'Alto e diamoci da fare insieme per costruire un avvenire di pace".