AGI - Lo scooter non era suo ma di un amico e Giovanbattista Cutolo, il musicista 24 enne ucciso con un colpo di pistola a Napoli, aveva cercato di mettere pace. È questa la principale ipotesi investigativa. Lui e alcuni amici, erano stati aggrediti da una baby gang, un gruppo di tre ragazzi minorenni, e dietro di loro c'era il 16 enne dei Quartieri Spagnoli a Napoli armato di pistola che ha fatto fuoco e colpito alle spalle Giovanbattista. Tutti i ragazzi coinvolti nella rissa, scatenata per un parcheggio di uno scooter, sono stati sentiti dagli agenti della Squadra Mobile e per ora nessuno è stato denunciato, ma non si esclude che a breve possano esserci provvedimenti.
L'assassino, che ha ammesso di aver fatto fuoco e ha fatto trovare la pistola, ha raccontato però di non aver ucciso volontariamente, ma che il colpo sarebbe partito accidentalmente, durante la rissa. Oggi, intanto, alle 18 in piazza Bellini, al centro storico, ci sarà un sit-in silenzioso in suo ricordo. Parteciperanno amici, colleghi musicisti, il Teatro San Carlo, che ha anche istituito una borsa di studio in suo onore e i familiari.
"Questa barbarie deve finire, io lotterò e finchè avrò vita cercherò giustizia per il mio Giovanbattista", dice Daniela Maggio, la mamma del musicista. "Mio figlio era pieno di talenti e valori culturali. Poteva solo aiutare Napoli a migliorare. Uccidendo lui è come se avessero sparato a Benedetto Croce prima di scrivere un saggio di filosofia, come se avessero buttato una bomba sul Colosseo, come se avessero sfregiato le Sette opere di Misericordia di Caravaggio e lo avessero ucciso", ha detto in una intervista a Rai News.
L'omaggio all'Arena di Verona
Questa sera, prima della recita di Tosca, a Verona, la Fondazione Arena, attraverso i corni della sua orchestra, tributerà con un omaggio musicale Giovanbattista Cutolo. Fondazione Arena si unisce al cordoglio della famiglia e ricorda in questo modo un giovane cornista che ha dedicato la sua vita alla musica e all'arte, esempio per tanti ragazzi.