AGI - Sindacati confederali in piazza lunedì a Vercelli per dire basta alle morti sul lavoro, e per chiedere "giustizia, controlli, sanzioni perché non si deve morire di lavoro". Dopo il dolore, per le organizzazioni sindacali di Vercelli e della zona è il tempo della mobilitazione: per lunedì è stato proclamato uno sciopero di 8 ore in tutta la provincia.
In programma anche un corteo che partirà dalla stazione del capoluogo per dirigersi verso la prefettura. "Ancora una volta - dicono i segretari generali di Cgil Vercelli Valsesia, Cisl Piemonte Orientale e Uil Vercelli Biella Valter Bossoni, Elena Ugazio e Maria Cristina Moscaci - ci troviamo a denunciare un'organizzazione del lavoro approssimativa in termini di sicurezza e prevenzione del rischio e ci interroghiamo sulla ragione per cui quella linea ferroviaria soggetta a manutenzione fosse operativa. Ancora una volta sono coinvolti lavoratori in appalto, ancora una volta delle persone sono morte per guadagnarsi da vivere".
"Da tempo - concludono i segretari che esprimo anche il cordoglio e la vicinanza alle famiglie degli operai morti - chiediamo più controlli, non è più tempo di scuse e ritardi, le autorità devono assumersi la responsabilità di intervenire e investire in materia di sicurezza sul lavoro. Vanno rafforzate le norme e aumentate le sanzioni per le violazioni".
Sbarra: "Chi ha sbagliato paghi"
"Siamo di fronte all'ennesima assurda tragedia, un fatto inconcepibile in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, dove tutto è automatizzato e informatizzato. Quando ti arriva addosso un treno a 160 chilometri all'ora mentre lavori sui binari, non si può parlare di fatalità. Qui ci sono responsabilità precise che devono essere accertate in tempi brevi da parte degli inquirenti. Va fatta chiarezza e chi ha sbagliato deve pagare. Come ha detto il presidente Mattarella morire sul lavoro è un oltraggio ai valori della convivenza". È quanto sottolinea il segretario della Cisl, Luigi Sbarra in un'intervista a 'Il Dubbio'.
Landini: "È strage continua, basta ipocrisia"
"Siamo di fronte a una strage, non a un episodio, siamo di fronte ad anni in cui si continua ad avere più di mille morti sul lavoro". Lo ha detto il segretario generale della Cgil,ai microfoni di Radio anch'io parlando del tragico incidente di Brandizzo in cui sono morti cinque operai. "Capisce l'ipocrisia? mi sono stancato, è venuto il momento di un cambiamento. Da mesi chiediamo di introdurre norme più restrittive rispetto alla sicurezza", ha osservato Landini.
"Non si cerchi l'errore umano, è un sistema complessivo che non funziona", ha detto il segretario generale della Cgil. All'origine degli infortuni permanenti, secondo il leader della Cgil, "c'è il sistema del subappalto, una delle forme peggiori di salute e sicurezza in cui stravince l'illegalità e hanno spazio infiltrazioni mafiose".
E "il Pnrr sta facendo dei tagli", ha osservato Landini citando la mancata introduzione di "un sistema tecnologie e controllo sulle linee" per rilevare la presenza delle persone sui binari.