AGI - Hanno ucciso a calci una capretta che pascolava all'interno di un agriturismo di Anagni e poi hanno immortalato l'azione in un video pubblicato sui social. Nelle immagini si vede un giovane che sfoga la sua furia contro l'animale, tra le risate dei presenti a una festa di compleanno per i diciotto anni di una giovane. L'episodio è avvenuto sabato 19 agosto. Scioccato il titolare dell'agriturismo ha sporto denuncia presso la Compagnia dei Carabinieri di Anagni.
L'informativa inviata alla Procura dei Minori di Roma ha consentito l'iscrizione nel registro degli indagati per il reato di 'uccisione di animali', dei due adolescenti, residenti a Fiuggi.
Il pm di turno, dopo aver visto i filmati, ha disposto l'avvio dei riscontri investigativi. I carabinieri, individuato il presunto autore dell'inspiegabile episodio di violenza e dell'amico che ha ripreso l'intera scena con il suo smartphone, hanno ascoltato coloro che erano presenti alla festa.
Le immagini, forti e scioccanti, pubblicate sui social mostrano il minorenne mentre com numerosi calci alla testa uccide la capretta che, attirata dal vociare e abituata alla presenza degli umani, si era avvicinata al gruppo di adolescenti. Gli stessi che invece di porre fine a quello scempio, incitavano l'amico a non fermarsi.
“Un gesto di pura, assoluta crudeltà, che merita di essere punito in proporzione alla gravità del fatto" dice Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (LEIDAA). “Colpisce - aggiunge la deputata, che presiede l’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente - la totale assenza di empatia, la totale insensibilità di chi ha compiuto quest’azione del tutto immotivata, e quella di chi ha ripreso l’avvenimento come se la distruzione di una vita fosse uno spettacolo godibile. A maggior ragione il fatto colpisce perché si tratta di ragazzi molto giovani. Solo la famiglia e la scuola possono colmare le pesanti lacune educative che un tale comportamento evidenzia. Al Parlamento il compito di inasprire finalmente le pene per gli odiosi reati a danno degli animali. Spero che sia presto approvata la mia proposta di legge in tal senso, attualmente all’esame della commissione Giustizia della Camera. Se quel testo fosse già in vigore, i responsabili finirebbero in carcere e la diffusione del filmato su internet costituirebbe un’aggravante. In ogni caso - conclude - LEIDAA presenterà denuncia e si costituirà parte civile se, come auspicabile, si arriverà a processo”.