AGI - A poche ore dal rocambolesco inseguimento tra il Grande raccordo anulare, via Ostiense e via Gregorio VII, dove un 50enne, a bordo di un furgone, è stato fermato dopo aver seminato il panico in strada, un nuovo episodio di follia metropolitana - raccontato in un video pubblicato da Welcome to Favelas - è avvenuto nel centro di Roma.
Nel filmato si vedono due agenti della polizia locale di Roma Capitale, armati di pistola, mentre tentano di contenere un uomo che, con un coltello nelle mani, semina il panico in piazza dei Cinquecento, all'altezza del parcheggio per i taxi, nelle adiacenze della stazione Termini, lo snodo ferroviario più grande d'Europa.
L'episodio risale a domenica scorsa: l'uomo, un cittadino straniero, probabilmente sotto l'effetto di alcolici, ha aggredito i passanti verso l'una di notte per poi scagliarsi, con pugni e brandendo il collo di una bottiglia di vetro spezzato, contro gli agenti della polizia locale impegnati nel presidio serale della stazione ferroviaria. L'atto di violenza, l'ennesimo, ha scatenato la reazione dei sindacati.
"Il problema della sicurezza nelle grandi metropoli, coinvolge quotidianamente le polizie locali, ormai presenza prevalente sul territorio, anche a causa dei 'tagli' che le forze statali hanno subito negli ultimi tre decenni. Tale mutato contesto urbano rende necessaria una riorganizzazione dei Corpi, a partire da una riforma di legge nazionale che preveda degli standard nell'equipaggiamento e nella formazione degli operatori, per finire all'equiparazione di riconoscimento e tutele agli operatori di tutte le altre forze di Polizia", dice Marco Milani, segretario del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale).
"Chiediamo un'assunzione di responsabilità anche alle amministrazioni locali, le quali nei loro contratti considerano l'attività di polizia locale al pari se non peggio di quella degli altri impiegati - aggiunge all'AGI il sindacalista -. Il Comune di Roma ad esempio considera categoria usurante le maestre d'asilo e non noi, eppure difficilmente ci troveremo mai ad assistere a impiegati amministrativi cui vengano richiesti interventi tanto pericolosi".
"Ancora una volta siamo a ringraziare il cielo che tutto si sia risolto senza drammi - dichiara Ivano Ardovini RSU della Ugl Autonomie di Roma -, ma davanti a queste scene di ordinaria insicurezza urbana che seguono i calci e i pugni subiti dai colleghi per interrompere i bagni nelle fontane storiche e altre intemperanze di persone in quel momento fuori di sé, la politica deve intervenire. Abbiamo bisogno di strumenti efficaci e non letali che non ci facciano correre rischi fisici nel momento dell'intervento, come può essere la dotazione individuale del teser e delle altre dotazioni di protezione previste dal regolamento regionale che Roma Capitale continua a disattendere".
Il segretario provinciale di Roma della UGL Autonomie, Sergio Fabrizi, affonda il colpo dichiarando di voler attendere la presa di posizione del comandante Angeloni e del sindaco Roberto Gualtieri sulle modalità di intervento fatte dagli agenti, "perché deve essere chiaro all'opinione pubblica il ruolo e le responsabilità giuridiche della polizia locale nell'ambito della sicurezza urbana e sia riconosciuto un diverso trattamento contrattuale in tema di risorse sui tavoli di concertazione, in attesa dell'agognata riforma della legge quadro nazionale da parte del Governo".
Mirko Anconitani di UIL FPL spiega invece: "Serve urgentemente una riforma nazionale delle polizie locali d'Italia. Diverso inquadramento giuridico, maggiori tutele, maggiori strumenti e una maggiore uniformità formativa e di protocolli d'intervento sull intero territorio nazionale. A Roma siamo sotto di 3 mila unità con un eta media di 54 anni, ottima notizia il concorso in essere promosso con solerzia e in tempi record dall assessore Catarci, ma servono investimenti straordinari del governo sulla Capitale D'Italia, sulla sicurezza dei Romani in vista del giubileo 2025 e dei tanti cantieri legati ai fondi pnrr già aperti o di prossima apertura, Il sindaco Gualtieri riferisca alle Camere! Situazione di servizio insostenibile che si regge sulla buona volontà e il senso di abnegazione dei colleghi, ormai pero' sempre più spesso, non bastano più. Si deve intervenire con urgenza!".
Alla polemica destata dall'episodio, si aggiunge l'ARVU Europea, che per voce dello storico presidente Mauro Cordova dichiara: "Sin dal suo insediamento chiediamo alla giunta Gualtieri di affrontare problemi quali riconoscimenti contrattuali e dotazione di taser e bastoni di distanziamento, ma dal sindaco nessuna risposta".
"È la prima volta che una giunta capitolina di qualsivoglia colore politico, si rifiuta persino di ascoltare davanti a un tavolo, la voce della più antica e numerosa associazione di categoria delle sue guardie cittadine. Questo è sufficiente a dimostrare l'interesse che l'amministrazione Gualtieri nutre nei confronti della sicurezza di cittadini e dipendenti", concludono dall'ARVU.
A essere vittime di aggressioni nelle ultime ore non solo gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, ma anche i carabinieri. Sono tre gli episodi con protagonisti come vittime i militari dell'Arma: nella serata di ieri, in piazza dei Cinquecento, i carabinieri del Nucleo Scalo Termini sono intervenuti, dopo diverse segnalazioni al 112, e hanno fermato un uomo di 60 anni, senza fissa dimora con precedenti, in forte stato di agitazione, denunciandolo per oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità.
L’uomo infatti al controllo dei militari li ha insultati e si è rifiutato di fornire le proprie generalità, proseguendo poi con la propria condotta anche negli uffici della caserma. All’uomo è stato notificato il divieto di stazionamento nei pressi della stazione Termini (daspo urbano) con contestuale ordine di allontanamento per 48 ore dalla predetta area e sanzionato amministrativamente per un importo di 100 euro. L’Autorità Giudiziaria è stata informata dai Carabinieri.
Sempre nella serata di ieri, il custode dell’istituto scolastico “De Chirico” in via Labico, ha richiesto intervento al 112 per la presenza di un giovane insanguinato e in forte stato di agitazione nel cortile. All’arrivo dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, l’uomo si è scagliato contro di loro tentando di colpirli violentemente con calci e pugni. I militari hanno tentato di dissuaderlo cercando di calmarlo, senza riuscirci.
I militari, quindi, hanno tentato di fermarlo mediante l’utilizzo dello spray urticante in dotazione, ma anche in questo caso l’uomo ha continuato con fare aggressivo. Per bloccarlo definitivamente, uno dei carabinieri, qualificato per l’uso, ha utilizzato il taser in dotazione. Il giovane, identificato in un 18enne romano, è stato visitato da personale del 118, già presente sul posto, e risultato in buono stato fisico. È stato poi trasportato presso il reparto psichiatria dell’ospedale "San Giovanni Addolorata", in codice rosso per una forte agitazione verosimilmente dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti. Si è accertato che il 18enne già nel corso del precedente pomeriggio, era stato trasportato, nelle stesse condizioni, all’ospedale “Vannini” da dove si era volontariamente allontanato. Il sanguinamento era dovuto a superficiali ferite auto-inferte.
Scena simile era accaduta anche nella mattinata di ieri in piazzale San Leonardo ad Acilia, dove i carabinieri della Sezione Radiomobile di Ostia sono dovuti intervenire, per la segnalazione da parti di alcuni cittadini, di un giovane che dava in escandescenze, gridava e camminava al centro della strada. All'arrivo dei militari, l’uomo, in evidente stato di alterazione psico-fisica, identificato in un 17enne ucraino, è parso poco collaborativo e ha cercato di spintonarli per evitare il controllo. Anche in questo caso, per placarlo e immobilizzarlo, uno dei militari ha dovuto utilizzare lo spray urticante in dotazione. Il 17enne è stato poi preso in carico dal personale sanitario del 118 che lo ha trasportato, in buono stato di salute, all’ospedale "Bambin Gesù”.