AGI - Iris Setti, la donna di 61 anni aggredita brutalmente nella serata di sabato scorso a Rovereto in Trentino e poi deceduta nella notte a seguito delle gravissime lesioni, sarebbe stata vittima di un tentativo di rapina e non di una violenza sessuale come poteva sembrare in un primo momento.
L'aggressore di Iris Setti, Nweke Chukwuda, nigeriano di 37 anni, senza fissa dimora e noto alle forze dell'ordine per i diversi precedenti di violenza, è in carcere a Trento per l'udienza di convalida.
Quando l'uomo è stato fermato dalle forze dell'ordine aveva un anello che apparteneva alla donna. Setti, segretaria di banca in pensione, sabato sera scorso quando è stata picchiata a morte si stava recando dall'anziana madre. Gli inquirenti stanno cercando di reperire più' elementi e testimonianze possibili e ricostruire a quanto accaduto al parco Nikolajewka.
Secondo omicidio in pochi giorni
Per il comune, a circa 25 chilometri a sud di Trento, si tratta del secondo omicidio in pochi giorni dopo quello avvenuto la settimana scorsa quando Maria Fait, infermiera in pensione, è stata ammazzata dal vicino di casa al culmine di una lite. Due omicidi in pochi giorni che lasciano la popolazione attonita e con molte domande, prima fra tutte: queste tragedie potevano essere evitate? A questa e ad altre domande dovranno rispondere gli inquirenti.
Gli inquirenti stanno analizzando secondo per secondo il video che mostrata la brutale aggressione dove si vede anche la donna spogliata con l'uomo sopra di lei che la colpiva con una ferocia inaudita con un bolognino.
La vita di Iris, l'amore per la mamma, la tenerezza per Brick e Lilly
Erano due gli amori di Iris: la mamma che accudiva con grande dedizione e i suoi due gatti neri, Brick e Lilly. Nei confronti dell'anziana, l'attaccamento era così forte da averle fatto prendere la decisione di andare in pensione per starle accanto il più possibile.
Iris aveva lavorato in banca e aveva scelto opzione donna per poter stare con la madre. Non era sposata e non aveva figli. Ma aveva i gatti. In particolare dei bellissimi felini di colore nero che la 61enne condivideva sui social.
Ed è proprio su Facebook che gli amici ricordano la donna e si chiedono chi penserà alla mamma e ai gatti adesso che non c'è più. Uno in particolare minaccia: ci vendicheremo.
A dare l'allarme sono stati gli inquilini di un condominio
A chiamare il 112 sono stati alcuni inquilini di un condominio nelle vicinanze che, dopo aver sentito le urla della donna dalle finestre, si sono affacciati e hanno visto la vittima a terra con i pantaloni abbassati e l'aggressore sopra di lei che la colpiva in faccia.
L'uomo è poi fuggito lungo la vicina via Maioliche, ma è stato fermato poco dopo dai militari che lo hanno arrestato per omicidio. I sanitari hanno subito capito che le lesioni riportate erano gravissime optando per il trasferimento all'ospedale di Trento dove, purtroppo, è deceduta nella notte.
Prima di colpire Iris Setti l'uomo avrebbe tentato di violentarla. Stando ad alcuni testimoni l'uomo l'avrebbe scaraventata a terra e picchiata in mezzo al sentiero che attraversa il parco. Per fermarlo i carabinieri hanno dovuto usare il taser dato che era in uno stato confusionario, con tutta probabilità per aver assunto alcol.