AGI - Ha 86 anni, l'ulcera perforata e non può camminare, ma è in carcere da sei mesi all'Ucciardone di Palermo, dove è assistito dai compagni di cella. La vicenda incredibile è raccontata dal garante dei detenuti del comune di Palermo, Pino Apprendi.
"Ieri ho ricevuto una richiesta d'incontro da parte di due detenuti, tramite una segnalazione del Garante regionale e sono andato all'Ucciardone. Sono rimasto senza parole: è venuto verso di me un signore sulla sedia a rotelle, spinta dall'altro detenuto che aveva fatto la richiesta. L'uomo sulla sedia a rotelle ha 86 anni, e non si reggeva in piedi: ha l'ulcera perforata, oltre a uno stato confusionario evidente. È in carcere da Natale e deve scontare sei anni, incensurato prima di questa condanna. Per mia abitudine non chiedo mai il motivo per cui è stato condannato, io non giudico".
In carcere l'uomo è assistito dai compagni di cella nelle sue esigenze quotidiane: "Lo aiutano a farsi la doccia", ha spiegato all'AGI Apprendi, che nei prossimi giorni, sentito il legale del detenuto, scriverà al magistrato di sorveglianza per chiedere la possibilità dei domiciliari: "Non può camminare - aggiunge Apprendi - e dunque dove potrebbe andare? Io mi chiedo solo se sia accettabile il carcere per una situazione del genere".
La moglie del detenuto ha 84 anni, vive da sola e non deambula, è costretta a letto, dove ogni tanto, per evitarle le piaghe, ne ruotano il corpo. "Lui - continua Apprendi, alla sua prima iniziativa da Garante del Comune di Palermo - è di fatto condannato a morire in carcere, sebbene nel nostro Paese la pena di morte esista".