AGI - Sono stati condannati in abbreviato i due giovani egiziani di 21 e 27 anni, accusati per due rapine di cui una commessa lo scorso 23 dicembre a Federico Salvini, il figlio di 20 anni del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Lo ha deciso il gup di Milano Guido Salvini infliggendo al 21enne una pena di 4 anni e mezzo e di 3 anni e 9 mesi al 26enne. Il figlio di Salvini ha scelto di non costituirsi come parte civile.
Stando alle indagini della Squadra mobile, coordinate dalla pm Barbara Benzi, uno dei due indagati mentre l'altro faceva da palo si sarebbe fatto consegnare puntando un coccio di bottiglia il cellulare e il denaro dal ragazzo. Subito dopo la rapina il 21enne e il 27enne sono entrati nel negozio di un parrucchiere poco distante dal luogo dei fatti, nascondendo, all'insaputa del titolare, il telefono rapinato sotto un divano per poi tornare, il giorno successivo, pretendendo di recuperarlo.
Riconoscendoli per coloro che già la sera prima erano entrati nell'esercizio commerciale e intuendo che il telefono lasciato potesse essere quello ricercato dalla Polizia la sera stessa dei fatti, il titolare del negozio li ha fotografati, trattenendo il telefono cellulare, e ha allertato la Polizia di Stato mettendoli in fuga.
I due imputati rispondevano di un'altra rapina simile commessa il giorno di Natale. Con un colletta tra i loro amici i due giovani, che hanno ammesso entrambi gli episodi, hanno risarcito le vittime con poche centinaia di euro.