AGI - Un sorriso radioso all'ombra della bandiera italiana e, in primo piano, la protesi con la quale ha raggiunto la vittoria. La foto di Maxcel Amo Manu, "il nostro Maxcel Amo", campione del mondo nei 100 m T64 con 10,71 dopo il record europeo ottenuto nelle fasi di qualificazione (10,64), porta gioia al Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio, nel Bolognese, finalmente in festa dopo i tempi duri legati all'alluvione.
Seguito dall’équipe tecnica del noto centro di riabilitazione bolognese, ai campionati mondiali paralimpici di Parigi ha portato con sè i tecnici Fabrizio Giacchi e Gianluca Migliore, che hanno lavorato al suo fianco con la supervisione dell'ingegner Gregorio Teti, direttore tecnico del Centro Inail di Budrio, in costante contatto telefonico.
Manu che è di origini ghanesi e bolognese di adozione, dopo l’infortunio che lo colpì anni fa si è avvicinato allo sport ottenendo subito grandi risultati (campione italiano 2022-23 nei 200, 100 e 60 mt). "La soddisfazioni per l’Oro Mondiale è duplice - commenta all'AGI Gregorio Teti, direttore del Centro Protesi di Vigorso di Budrio - per l’atleta che ha coronato una personale rivincita dopo il grave infortunio sul lavoro cui è stato vittima e per l’Area tecnica del Centro Protesi INAIL che ha saputo confermare, dopo gli allori delle Paralimpiadi di Tokyo 2020, le elevate performance tecniche individuate nei propri dispostivi tecnici messi a disposizione dei propri atleti, soluzioni sempre di eccellente contenuto tecnico e biomeccanico. Grazie a Tutti i miei ragazzi per l’eccellente lavoro e per la loro profonda umanità.”
Nato a Kumasi in Ghana nel 1992, Maxcel vive in Italia dall’età di undici anni prima in provincia di Milano, dove lo sprinter è rimasto per tredici anni poi a Bologna dove si trasferisce nel 2016 per seguire quella che è diventata la mamma dei suoi due figli e dove trova lavoro come magazziniere. Nel 2017 un infortunio stradale mentre si reca al lavoro in seguito al quale perde la gamba sinistra sotto al ginocchio.
Inizia così il percorso protesico-riabilitativo al Centro Protesi Inail di Vigorso: nel 2021, supportato dai tecnici del centro protesi, Maxcel si avvicina all’atletica (oggi è tesserato delle Fiamme Azzurre). Da quel momento i primi risultati e gli allenamenti al campo scuola Baumann. Il debutto in Nazionale avviene nel 2022 proprio nella capitale francese dove si stanno svolgendo i Mondiali paralimpici di atletica 2023 e dove Maxcell è diventato campione del mondo di categoria (T64) nei 100m dopo aver ottenuto il record europeo nelle qualificazioni con il tempo di 10,64.
“Amo Manu Maxcel ha mantenuto le ottime impressioni che nel corso de periodo di preparazione aveva fatto presagire agli addetti ai lavori - commenta all'AGI Gregorio Teti, direttore del Centro Protesi di Vigorso di Budrio - Il team dell’Area tecnica del Centro Protesi INAIL, che mi onoro di dirigere e di cui sono fiero per la dedizione e le capacità che riescono a offrire in ogni attività, ha curato ogni minimo dettaglio avendo bene chiare le potenzialità di Manu, optando per soluzioni tecniche e biomeccaniche che hanno reso fisiologico il suo gesto atletico, che con l’impiego di un dispositivo tecnico non è mai scontato".
"Sono felice, continuerò ad allenarmi"
Si è risvegliato sommerso dai messaggi di auguri e di felicitazioni, molti dei quali arrivati proprio da Bologna, la sua città di adozione, tra cui anche quello del sindacato Cgil che non sentiva da anni e col quale era entrato in contatto quando, nel 2016, arrivò in città accettando un lavoro da magazziniere, un anno prima di quell'incidente stradale in moto che gli ha fatto perdere la gamba sinistra sotto al ginocchio e che gli avrebbe cambiato la vita, "facendomi dedicare mio malgrado all'atletica".
Da ieri un mix di sentimenti, spiega, un misto di ansia e felicità, "tanti sentimenti insieme, ma sono felice". E pensare che non amava la corsa. Il 16 agosto 2017, ad Anzola Emilia, l'incidente stradale mentre si recava al lavoro, quando aveva 25 anni.
"La vita sembrava essersi fermata. Non pensavo all'atletica, ma quando al centro di Budrio mi hanno visto così attivo, con così tanta voglia di fare e di fare presto, mi hanno consigliato di dedicarmi a questo sport - racconta all'AGI Maxcel Amo Manu, tesserato delle fiamme azzurre, da ieri campione del mondo al campionato paralimpico di atletica leggera in corso a Parigi nei 100 m T64 con 10,71 dopo il record europeo ottenuto nelle fasi di qualificazione (10,64) - Avevo voglio di muovermi, non riesco a stare mai fermo; mi piaceva non stare fermo e allora mi sono detto, invece di stare a casa un po' giù, dai proviamo: sono diventato bravo e mi è piaciuto".
In gara, racconta "ho avuto problemi con la cuffia, la protezione che viene messa sul moncone prima della protesi, a causa del sudore, scivolava e non non riuscivo a trovare la posizione giusta, quella che volevo". Una partenza difficile, ma poi c'è stata la rimonta. Tutto è andato per il meglio, Manu non ha avuto rivali ed è arrivato il primo oro per l'Italia. "Ancora non ci credo, da ieri ricevo tantissimi messaggi, la mia famiglia è a Parigi per festeggiare, ma siamo in alberghi diversi. Il futuro? Continuerò ad allenarmi, come ho sempre fatto". Infine la dedica di questa straordinaria vittoria.
" Voglio dedicare la mia vittoria a tutte le persone in difficoltà, non solo ai didabili - conclude Maxcel Amo Manu- In certi momenti magari pensi di arrenderti, ma non devi mollare e così si trova la soluzione. La dedico a tutto lo staff, al mio allenatore, a me stesso e alla mia famiglia".