Articolo aggiornato alle 15:02 del 1 luglio 2023 - per leggere le ultime notizie sul delitto di Primavalle vai qui.
AGI - È durato qualche ora nel centro di prima accoglienza di via Agnelli a Roma l'interrogatorio davanti al gip del tribunale minorile per il 17enne arrestato con l'accusa di aver ucciso la coetanea Michelle Causo nell'appartamento di via Giuseppe Dusmet, nel quartiere di Primavalle, Roma. Il ragazzo è stato accompagnato dal suo difensore.
Secondo i risultati preliminari dell'autopsia eseguita sul corpo della 17enne uccisa mercoledì scorso, sono state almeno sei coltellate, di cui alcune al collo e alla parte anteriore (addome) e posteriore del busto.
Una conferma dunque alla dinamica dell'omicidio cristallizzata dalla Polizia Scientifica e dalle indagini della Squadra Mobile. L'esame autoptico è durato diverse ore. Eseguiti sul corpo della ragazza anche i prelievi per l'esame tossicologico: per i risultati ci vorrà però del tempo.
Sulle mani di Michelle Maria Causo, secondo una prima analisi, non sarebbero state individuate ferite evidenti, anche da arma da taglio. Segno che la ragazza è stata forse colta di sorpresa dal suo aggressore. Un'azione violenta messa in atto con un coltello da cucina al termine di una lite. I vicini, infatti, hanno sentito delle grida prima del tragico epilogo.
Il fidanzato sul luogo del delitto
"Ciao amore mio, ciao". Con queste parole V., il fidanzato di Michelle Causo, ha lasciato via Stefano Borgia, dove si è recato per omaggiare la sua fidanzata uccisa due giorni fa a Primavalle. "Non dovete piangere - ha detto ai presenti - lei non lo vuole. Non piangete, sorridete, guardate che sorriso che ha. Guardate che sorriso".
Movente non chiaro, forse un debito
Un movente non chiaro tanto che, per alcune fonti, 'non c'è'. La morte di Michelle è ancora avvolta dal mistero. Il lungo interrogatorio non ha chiarito cosa abbia scatenato la furia del giovane contro la vittima.
Al momento non si esclude nessuna ipotesi: forse Michelle è stata uccisa dopo aver rifiutato un approccio sessuale da parte del suo aggressore. Ma a scatenare la violenza potrebbe esser stata una lite per pochi soldi (si parla di un debito di 30 euro) e, la vicenda, potrebbe, in parte, essere legata al consumo di droga con cui l'arrestato si metteva in mostra anche sui suoi profili social.
Certo è che il 17enne avrebbe impugnato un coltello da cucina, forse in stato di alterazione per avere assunto alcolici e droga, e ha colpito la ragazza con diversi fendenti per poi tentare di sbarazzarsi del corpo.
Una scena da film horror
È stata una scena da film horror quella che si è trovata davanti un testimone che ha notato un giovane trascinare per strada il carrello della spesa dal quale cadevano vistose gocce di sangue. Dopo la segnalazione fatta al centralino del 112 le forze dell'ordine sono giunte immediatamente scoprendo all'interno del carrello il corpo ormai senza vita della giovanissima vittima.
Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Roma e gli agenti del commissariato Primavalle, che si trova a poca distanza dal luogo del ritrovamento del corpo, hanno seguito le tracce ematiche lasciate per strada e sono risaliti a una palazzina a pochi metri, in via Giuseppe Benedetto Dusmet, facendo concentrare i sospetti su un giovane, anch'egli minorenne, amico della vittima.
La polizia scientifica ha compiuto rilievi proprio all'interno dell'abitazione del giovane dove, secondo l'ipotesi investigativa, potrebbe essere avvenuto l'omicidio al termine di un litigio tra i due.
I primi riscontri
È stata uccisa con diverse coltellate in più parti del corpo Michelle. La ragazza, prima di morire avrebbe provato a reagire, ma la forza del coetaneo l'avrebbe sovrastata. Secondo quanto si apprende, inoltre, non ci sarebbe stato un atto sessuale tra lei e il suo carnefice. A chiarire il quadro ci penserà l'autopsia. Quando il 17enne è stato arrestato aveva ancora le scarpe sporche di sangue.
Il padre: "Lei lo aveva respinto"
"Senza motivo ce l'hanno ammazzata, come un cane. Veniva questo amichetto, educato, a maniera, meglio degli italiani dice che era... era innamorato penso ma lei lo ha respinto perché ha il ragazzo dall'altra parte di Roma, che è disperato". Sconvolto, in lacrime, il padre di Michelle Causo sfoga la sua disperazione con le telecamere di 'Ore 14' su Raidue. Il ragazzo accusato di omicidio, racconta l'uomo, "Era un amico, mia moglie l'ha conosciuto, veniva spesso. Lei non era incinta, non stavano insieme. Ma dico io se una ragazzina ti respinge gli fai questo?".
"Verso le 11 ha detto 'esco mezz'ora con gli amici poi torno per preparare il pranzo'. Noi poi l'abbiamo chiamata e squillava a vuoto, poi dopo l'una il telefono non squillava più", ricorda l'uomo. "Aveva il ragazzo da tanto - aggiunge il padre - quasi due anni. Un ragazzo d'oro, andava a scuola la mattina e lavorava il pomeriggio". L'altro coetaneo, ora accusato di omicidio, era solo un amico: "Dissi pure a mia figlia "quanto è carino sto ragazzo, quanto è educato".
La madre: "Massacrata, voglio giustizia"
"... Me l'hanno massacrata. Me l'hanno massacrata. Voglio solo giustizia", grida la mamma di Michelle
Su TikTok video del ragazzo con sangue e droga
Video con musica rap su TikTok con soldi, sangue e droga. Foto a torso nudo e testi di canzoni. È questo il mondo social del 17enne, originario dello Sri Lanka ma nato a Roma. A chiamare la polizia era stata una persona che aveva notato il giovane con un carrello gocciolante di sangue girare per strada in via Stefano Borgia, dove poi è stato ritrovato il corpo senza vita di Michelle Maria Causo.
Il vescovo: "Violenza folle, nasce da degrado"
"L'omicidio di Michelle ci interpella come Chiesa e come società' civile. Non possiamo essere silenti perché quanto è avvenuto è assurdo, inconcepibile, puro scatenamento di una
folle violenza e sfrenata distruttività". Lo afferma in una nota il Vescovo Baldo Reina. "La ragione - sottolinea - va cercata nel persistente degrado della nostra civiltà in cui i giovani sono vittime sacrificali di un sistema alienante, incentrato sull'inaridimento della vita interiore e sulla insubordinazione rispetto alle regole della civile convivenza"
Il liceo di Michelle: "Siamo sconvolti"
Il Liceo Vittorio Gassman "si stringe al dolore dei genitori. La notizia della scomparsa di Michelle, uno dei tanti sorrisi della scuola, ha sconvolto tutta la comunità scolastica del Liceo Vittorio Gassman. Ci uniremo per non dimenticarla e far vivere in ognuno la sua Memoria". Così l'istituto romano frequentato dalla ragazza uccisa a Primavalle in una comunicazione apparsa sul suo sito ufficiale.
Il caso di Pamela Mastropietro, anche lei uccisa a coltellate
Amico Michelle: "Ho la sua immagine impressa"
"Mentre arrivavo in via Stefano Borgia era come se avessi davanti a me l'immagine di Michelle. Non sono riuscito a venire da solo, ho chiesto a un mio amico di accompagnarmi. Lungo il tragitto non sono riuscito a trattenere le lacrime". Lo racconta all'AGI un ex studente del liceo Gasmann, lo stesso di Michelle Causo, che conosceva la vittima. "Quando l'ho saputo sono rimasto sotto choc. Non avrei mai potuto immaginare".