AGI - La piazza arcobaleno di Milano è forte di oltre 300 mila persone. Secondo gli organizzatori è questo il numero dei partecipanti al Pride meneghino. Il lungo serpentone colorato, con oltre trenta carri ha attraversato la città fino all'Arco della Pace, fin dal primo pomeriggio, nonostante il sole cocente, dove era stato allestito il palco per gli interventi finali.
Sul carro del Pd è salita anche la segretaria del partito, Elly Schlein, che cantando Bella Ciao, ha voluto mostrare il suo forte sostegno alla battaglia per i diritti di tutti, di tutte le persone Lgbtqia+.
Inevitabile che il tema dominante fosse scandito dagli eventi recenti, come la recente decisione del tribunale di annullare la trascrizione dell'atto di nascita di un bimbo con due papà.
"Siamo genitori, non criminali"
"Noi esistiamo e resistiamo. L'Italia non è un paese per noi, ma soprattutto oggi non è un paese per genitori omosessuali, vi dovete vergognare". Così dal palco del Milano Pride all'Arco della Pace Angela Diomede e Gabriele Pezzotta di Famiglie Arcobaleno. "Sono entrati nelle nostre casa e hanno detto 'ai nostri bambini 'questa non è più tua mamma'. Immaginate qualcosa di più violento?".
In piazza anche famiglie di Padova, una delle mamme sul palco che elenca alcuni dei nomi dei bambini "investiti da furia violenta e fascista di questo governo dopo che la procura di Padova ha impugnato la trascrizione di 33 atti di nascita".
"Siamo stufi di dover entrare e uscire continuamente dai tribunali - ha detto Diomede - Questo governo e anche i precedenti non hanno mai lavorato su una legge, che noi chiediamo, per il riconoscimento di figli di coppie dello stesso sesso. Questi bambini sono stati abbandonati dallo stato, questa discriminazione va sanata" "Noi siamo genitori, non criminali - ha aggiunto Pezzotta - Prendersi cura di un minore non può mai essere considerato un reato. Questo è un governo di odio, è in atto una vera persecuzione".
Schlein: "In Italia è come se ci fosse un muro di Berlino"
Parole condivise anche dalla segretaria del Pd. "In Italia, per quanto riguarda i diritti, è come se ci fosse ancora il muro di Berlino, ma stiamo dalla parte sbagliata, quella dei Paesi più retrogradi". Così Elly Schlein dal palco del Pride a Milano. "Vogliamo un'Italia diversa, un Paese in cui siamo libere e liberi di amare chi ci pare, diciamolo con forza alla destra che governa - ha aggiunto -. Vogliamo un paese in cui le persone Lgbtq non abbiano paura di subire discriminazioni per strada o nei luoghi di lavoro e che se succede, vogliamo un paese che reagisca con una tale forza da far vergognare gli omofobia e non la comunità Lgbt+".
"Il Pd c'è ed è qui per avere quel coraggio insieme a tutti e tutte voi, siamo al vostro fianco", ha concluso Schlein, replicando al segretario generale di Arcigay Gabriel Piazzoni che, nel suo intervento poco prima dallo stesso palco, chiedeva ai partiti di avere più coraggio: "Ciao Milano. Sei bellissima oggi. Viva il Pride"