AGI - Una "entità evanescente che non è servita a nulla". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, ospite di Skytg24, ha definito il reato di abuso d'ufficio. Il Guardasigilli ha inoltre sottolineato che sui reati contro la Pubblica amministrazione, come la corruzione, l'Italia ha "un numero di norme e un'entità delle pene" che "è l'arsenale più severo d'Europa".
E il tanto discusso abuso d'ufficio nella riforma che il Consiglio dei Ministri si appresta ad approvare sarà abrogato. Nel testo che approda in Cdm si mette mano anche all'uso delle intercettazioni. E il ministro Nordio precisa che si tratta di un intervento al momento "parziale", sottolineando che altre "modifiche ci saranno quando ci sarà il nuovo codice di procedura penale: in questo momento ci interessava tutelare il terzo, indifeso, che non fa parte delle indagini".
Quanto ai rilievi critici espressi sulla riforma da parte di alcuni esponenti della magistratura, Nordio sostiene che "Il magistrato non può criticare le leggi, come, secondo me, il politico non potrebbe criticare le sentenze".
"Noi ascoltiamo tutti, avvocati, magistrati e accademici, ma poi è il governo che propone e il Parlamento che dispone, questa è la democrazia e non sono ammesse interferenze", ha aggiunto.