AGI - Sei arresti, di cui due finiti in carcere e quattro ai domiciliari, più altri quattro obblighi di dimora. Sono i provvedimenti eseguiti nella notte al culmine di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Imperia che, nell'ottobre dello scorso anno, aveva portato alla scoperta di una banda di truffatori attiva ai tavoli del punto e banco del Casinò di Sanremo.
Prima di essere smascherata, la banda era riuscita a vincere in maniera illecita circa 300 mila euro. Il sistema di truffa messo in piedi era stato possibile grazie alla complicità di uno dei "cartai" della casa da gioco, ovvero un dipendente responsabile del confezionamento dei mazzi di carte destinati ai tavoli verdi.
L'uomo, 58 anni, era già stato licenziato lo scorso novembre e attualmente si trova in carcere. Secondo quanto emerso, il 58enne praticava delle lievi abrasioni sul dorso delle carte utili per ottenere il punteggio maggiore ed effettuare le vincite.
I complici, avvisati sulla presenza dei "segni", erano così messi nelle condizioni di riconoscere le abrasioni quando il mazzo veniva messo dal croupier nel sabot per effettuare le partite. Nella banda liguri e piemontesi, tra i 46 e i 56 anni. L'accusa a vario titolo è associazione a delinquere finalizzata alla truffa.