AGI - Guide turistiche specifiche sui percorsi cittadini, montani, marini, di campagna, attorno ai laghi o lungo le linee ferroviarie dismesse. E poi anche attraverso i luoghi cinematografici e i set dei film, magari lungo la pista ciclabile Fiumicino-Roma. E poi raduni su due ruote ad hoc per amatori e un mercato di vendita che nel biennio 2020-2021 è andato a gonfie vele per poi flettere un po’ nel 2022. Oltre a uno sviluppo di piste e ciclovie, con apposite segnalazioni e mappe.
La bicicletta spopola. In Italia e nel mondo. Sia quella di tipo tradizionale sia a pedalata assistita, ultimo trend che risolleva gli animi e allevia le fatiche, anche o soprattutto in salita. Lisbona, capitale che sale e scende, ne è piena. E poi c’è l’inossidabile Giro d’Italia, che ha sempre il suo elevato numero di fan, forse persino più d’un tempo, antica e intramontabile passione dall’era di Coppi&Bartali, coppia di campioni antagonisti nello sport ma solidali nella vita, anche se oggi tecnologia e modernità avanzano sparate e senza freni.
La celebrazione delle due ruote
La Giornata Mondiale proclamata dall’Onu per il 3 giugno celebra oggi la bicicletta in tutte le sue versioni, passate, presenti e future. Alle due ruote sono stati riconosciuti meriti e benefici sociali e ambientali in quanto mezzo di trasporto ecologico, economico, semplice da mantenere e soprattutto affidabile.
Emblema di una viabilità e di un trasporto sostenibili la “bici” trasmette in sé un messaggio positivo che si vuole renda le persone che ne fanno uso più attente e sensibili alle tematiche che riguardano l’ambiente, trascinando l’economia e il turismo in Italia.
Si calcola, ad esempio, che per le prossime vacanze estive un popolo di 4 milioni di italiani si metterà in viaggio in sella alla bicicletta, sia essa di proprietà o presa a noleggio, secondo un recente sondaggio Confcommercio-Swg. Anche perché In Italia 1 cicloturista su 2 (45%) ha potuto vedere aumentare i servizi a disposizione come strutture ricettive, percorsi, parcheggi, app dedicate. E tra gli aspetti più apprezzati di questa passione in crescita costante, per il 61% c’è il privilegio di essere immersi nella natura e, quasi a pari merito (50%), la possibilità di restare in forma anche in vacanza.
Non è infatti un caso che dopo la tre giorni da record del 2022, con oltre 5000 ciclisti provenienti da ogni parte d’Europa, che hanno percorso 200mila chilometri per arrivare a Mantova, dal 9 all'11 giugno viene riproposta Bam!, sigla che significa Bicycle Adventure Meeting, il più grande raduno in Europa dedicato ai viaggiatori in bicicletta, un evento gratuito apposito per la comunità globale del bikepacking.
E sono sempre più frequenti i gruppi di ciclisti che invadono le strade, in pianura e in salita, della nostra provincia italiana, passando per i paesini, dalla Valtellina alla Sicilia, attraverso i borghi e i laghi laziali, specie lungo le strade della Tuscia e intorno ai laghi di Bolsena e Bracciano.
Il mercato della bicicletta
Nella Giornata Mondiale della bicicletta, ormai non ci sono più scuse. Con la crisi energetica in corso e i prezzi della benzina schizzati alle stelle, la necessità di muoverci in maniera ecologica, in bici e in e-bike, è sempre più impellente. Tant’è che basta guardarsi intorno e osservare come la vendita di e-bike abbia registrato aumenti a doppia cifra, superando anche la vendita di quelle tradizionali.
Tuttavia, secondo la terza edizione di “Ecosistema della Bicicletta”, l’annuale rapporto sviluppato da Banca Ifis che fotografa l’andamento e le prospettive di uno dei settori protagonisti della transizione sostenibile, nel 2022 “i ricavi dei produttori italiani di biciclette e di componentistica sono cresciuti del +10% raggiungendo per la prima volta la storica soglia dei 2,0 miliardi di euro” tant’è che l’Italia si conferma pertanto “leader tra i produttori europei di biciclette con un outlook positivo anche per il 2023” quando i ricavi del settore sembrano orientati “a una ulteriore crescita di 6 punti percentuali”.
A spingere il settore, secondo lo stesso rapporto, ci sono infatti tre fattori principali, che sono “la ricerca di una mobilità sempre più sostenibile da parte dei cittadini”, l’aumento del consenso per il cicloturismo, grazie anche ai tanti progetti introdotti a livello territoriale e, da ultimo, “la forte accelerazione della produzione di e-bike”.
La bicicletta, insomma, “rappresenta la sintesi perfetta di innovazione, tecnologia, benessere delle persone e prosperità delle imprese e dei territori”. In una parola, essa “è sostenibilità, economica e sociale”, osserva Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, secondo cui quello della biciletta è settore che “si conferma vivace traino della nostra economia e veicolo di promozione dei nostri territori, che genera sempre più impatti positivi sull'ambiente, le persone e le comunità”.
A spingerlo, secondo lo studio, è stata soprattutto la crescita della produzione di biciclette elettriche. L’incremento del fatturato è andato di pari passo con l’aumento della redditività, con la filiera di produzione che ha saputo compensare l’impatto dell’inflazione sui costi di produzione.
In particolare: “L’Ebitda del settore è passato dal 6% del 2020 al 11% del 2022; il Roe è cresciuto dal 6,4% del 2020 al 13% del 2022 e il valore della bilancia commerciale del settore si è confermata fortemente positiva, crescendo del +28% grazie al cambio di mix di prodotto verso modelli ad alto valore aggiunto”. In particolare, si legge in una nota di Banca Ifis, “è cresciuta la produzione di e-bike (crescita media annua tra il 2019 e il 2022 del +21,3%) che ha compensato il lieve calo di produzione di bici meccaniche (-3,1%)”.
Il 2023 è l'anno di e-bike e cicloturismo
Il Rapporto sull’”Ecosistema della Bicicletta” di Banca Ifis, reso noto nella Giornata Mondiale, osserva da ultimo che alla crescita del comparto ha contribuito anche il forte peso dell’export: infatti, nel 2022, questo “si è attestato al 21% del fatturato con un outlook in crescita di ulteriori due punti percentuali nel 2023” mentre a livello nazionale “il Nord Italia concentra circa l’80% della produzione e ben il 92% del fatturato”. Più diversificata è invece la distribuzione: “Al Nord si concentrano il 56% delle imprese, mentre il restante 44% è ben distribuito nel resto del Paese”.
Quanto ai prezzi, significativo si è rivelato l’impatto dell’inflazione sulle imprese produttrici: nel 2022, ad esempio, “ben il 97% dei produttori ha registrato un impatto dall’incremento dei prezzi e il 60% di loro lo ha giudicato significativo” anche se le imprese sono tuttavia riuscite a compensare l’aumento dell’inflazione “grazie all’incremento dei prezzi dei prodotti finiti e all’aumento degli accordi strategici con la filiera di riferimento”.
E per il 2023 il fatturato è previsto in rialzo “di un ulteriore 6%”. Anche perché il 2023 sarà l’anno del “cicloturismo”, scommette il rapporto di Banca Ifis, visto che già nel 2022 questo “si è imposto come uno dei fattori incentivanti lo sviluppo dell’ecosistema italiano della bicicletta”. Di fatto, nel corso del 2022 la bicicletta è stata la compagna di viaggio “per 6,3 milioni di turisti in Italia, 1,9 milioni dei quali si sono dichiarati veri e propri cicloturisti”.
L’impatto economico conseguente di questa particolare tipologia di turismo si è concretizzata “in 7,4 miliardi di euro di spesa della quale, per quanto riguarda il cicloturismo vero e proprio, hanno beneficiato in particolare strutture ricettive (1,4 miliardi di euro), ristorazione (0,8 miliardi), abbigliamento (0,5 miliardi) e attività leisure (0,3 miliardi)”. Tant’è che la durata media della vacanza dei cicloturisti lo scorso anno si è attestata “in 11 giorni”.
A livello di distribuzione dei flussi, invece, nel 2022 il cicloturismo ha prediletto il Nord Italia con il Trentino-Alto Adige che si è imposto come meta preferita grazie alla sua leadership nell’accoglienza e presenza di piste ciclabili. Analizzando le sole preferenze dei cicloturisti italiani, invece, “grande interesse ha ottenuto il Sud Italia che ha attirato il 18% dei flussi”, conclude il rapporto di Banca Ifis.Infine, tra i vari comparti della produzione italiana di biciclette, l’ebike si è rivelata come “la bicicletta che non c’era” e da sola rappresenta il mezzo a maggior tasso di crescita.