AGI - Nel 2022 si sono registrati in Italia 547 casi complessivi tra ingiuste detenzioni ed errori giudiziari (-25 rispetto all'anno precedente). È quanto rileva l'associazione Errorigiudiziari.com, il primo archivio online su errori giudiziari e ingiusta detenzione, che ha elaborato i dati aggiornati al 31 dicembre 2022. La spesa complessiva per indennizzi e risarcimenti è, invece, in crescita: poco meno di 37 milioni e 330 mila euro, oltre 11 milioni e mezzo in più rispetto al 2021.
Per quanto riguarda i dati sulle ingiuste detenzioni, cioé coloro che subiscono una custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari, salvo poi venire assolti, Errorigiudiziari.com sottolinea che nel 2022 ci sono stati 539 casi, per una spesa complessiva in indennizzi pari a 27 milioni 378 mila euro.
Un leggero calo dei casi rispetto all'anno precedente (-26), a fronte di una spesa che è aumentata invece di quasi 3 milioni di euro. Negli ultimi vent'anni, dal 1992 al 31 dicembre 2022, si sono registrati 30.556 casi: vuol dire che, in media, quasi 955 innocenti in custodia cautelare ogni anno. Il tutto per una spesa che supera gli 846 milioni e 655 mila euro in indennizzi, per una media di circa 26 milioni e 460 mila euro l'anno.
L'associazione Errorigiudiziari.com ha rilevato, inoltre, 8 casi di errori giudiziari nel corso di tutto il 2022, uno in più rispetto all'anno precedente. Per errore giudiziario si intende chi, dopo essere stato condannato con sentenza definitiva, viene assolto in seguito a un processo di revisione.
Se si considera il periodo 1991 - 2022: si registrano in totale 222 errori giudiziari, con una media che sfiora i 7 l'anno. La spesa in risarcimenti è salita a 76.255.214 euro, pari a una media appena inferiore ai 2 milioni e 460 mila euro l'anno.