AGI - Dalle valutazioni emerse durante la riunione nella tarda serata di ieri con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione siciliana, il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto, per il vulcano Etna, il passaggio di livello di allerta da "verde", che corrisponde ad attività eruttiva assente o molto bassa, al livello "giallo" - attività eruttiva da bassa a media.
Tale valutazione è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosita' rese disponibili dai Centri di Competenza che per l'Etna sono l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Osservatorio Etneo e Sezione di Palermo) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente. L'innalzamento del livello determina un incremento del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le strutture di protezione civile.
Tali informazioni consentono alla struttura di protezione civile della Regione Siciliana di allertare le strutture territoriali di protezione civile e adottare eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale. Occorre tener presente che i passaggi di livello di allerta possono non avvenire necessariamente in modo sequenziale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell'attività, anche del tutto impreviste.
L'Osservatorio etneo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia riferisce che sul cratere di Sud Est dell'Etna è stata registrata una debole attività stromboliana intracraterica. Il tremore vulcanico dopo il massimo di ampiezza raggiunto verso le 17 di ieri, ha mostrato ampie oscillazioni e attualmente è in una fase di decremento.
opo la fine dello sciame di ieri sono stati registrati solo pochi eventi sismici di bassa energia. Dal punto di vista infrasonico l'attività è scarsa e i pochi eventi localizzati risultano in corrispondenza del cratere di Sud-Est e di Bocca Nuova.