AGI - Ha ucciso per respingere un tentativo di molestia sessuale: la Corte d'Appello di Torino ha riconosciuto le attenuanti generiche e quella specifica della provocazione che in primo grado erano state negate, ed ha ridotto ad otto anni la condanna per Mide Ndreu, la colf cinquantaduenne che il 24 novembre 2021 a Novara ha accoltellato a morte il pensionato Antonio Amicucci, 68 anni, per cui lavorava come collaboratrice domestica.
Il sostituto procuratore generale aveva chiesto sostanzialmente la conferma della sentenza di primo grado, con una condanna a 16 anni. Ma la corte ha accolto la tesi della difesa, sostenuta dall'avvocato Giuseppe Ruffier, che aveva chiesto l'assoluzione sostenendo la tesi della legittima difesa. Secondo le indagini dei carabinieri, la mattina di quel 24 novembre, la donna, dopo aver subito una avance sessuale, l'ennesima secondo le ricostruzioni, aveva impugnato un coltello da cucina e aveva colpito tredici volte Amicucci al petto e all'addome.
La stessa Ndreu era poi corsa dai vicini per chiamare i soccorsi. Fin dalle prime dichiarazioni ai Carabinieri ha parlato delle molestie subite e ha giustificato l'accoltellamento come legittima difesa. Secondo quanto si e' appreso, la difesa della donna punta a ridimensionare ulteriormente la pena in Cassazione.