AGI - Sull'asfalto scuro quanto il manto che ha avvolto la città di Bitonto, alle porte di Bari, c'erano i pezzi delle carrozzerie delle auto che si sono scontrate. Un ammasso di plastica e vetri che portavano dritti a quel groviglio di lamiere accartocciate, che hanno schiacciato la vita di quattro giovanissimi bitontini, mentre altri due sono gravissimi in ospedale.
L'incidente è avvenuto al chilometro 2.5 della strada provinciale 231, buia, senza spartitraffico. I veicoli si sarebbero scontrati frontalmente: la prima auto, una Opel Corsa, ha finito la sua corsa nelle campagne, l'altra, una Renault Scenic, è rimasta sulla carreggiata. I corpi di vittime e feriti sono stati estratti dai vigili del fuoco, mentre gli agenti del commissariato di Bitonto cercavano di ricostruire la dinamica, coordinati dal pm della procura di Bari, Baldo Pisani.
Lo strazio dei familiari
Sul posto sono accorsi i familiari delle vittime, straziati dalla traagedia: le urla e le lacrime di genitori, fratelli e amici. La più piccola di loro, Lucrezia Natale, aveva appena 16 anni e frequentava il terzo anno del liceo Sylos di Bitonto, con indirizzo economico-sociale. Una ragazza che amici e docenti ricordano come "sempre sorridente, educata e amante della pallavolo".
"Il giorno in cui sei nata sono diventato fratello. Il giorno della tua morte sei diventata il mio angelo custode", ha scritto sui social il fratello trentunenne Francesco. "Mia sorella - aggiunge - è stata il regalo che non ho mai chiesto ma che ho sempre desiderato. Gli angeli sono sorelle che si sono trasferite in paradiso. Una sorella ti completa la vita, non importa dove sia".
Chi erano le vittime
Il 23enne Tommaso Ricci era elettricista, molto conosciuto in città, condivideva la sua vita con l'altra vittima, Floriana Fallacara, di 20 anni. La giovane, orfana di madre, svolgeva piccoli lavori saltuari come animatrice. Il più grande dei quattro, il 24enne Alessandro Viesti, lavorava con il papà nella tabaccheria di famiglia, in una delle strade principali di Bitonto.
I due feriti, un 20enne che era alla guida della Scenic e la fidanzatina 19enne, sono ricoverati in due diversi ospedali baresi nei reparti di Rianimazione del Policlinico e del "Di Venere", dopo aver subito interventi chirurgici per le numerose fratture riportate. "Per la nostra città è un momento di enorme dolore - ha detto il sindaco Francesco Paolo Ricci -. Tutti avevano l'età delle mie figlie e non si può morire così: è un momento di atroce sofferenza per le famiglie colpite e avvertiamo il bisogno di stringerle in un corale, silenzioso e commosso abbraccio".
Per il giorno dei funerali sarà proclamato il lutto cittadino.