AGI - Bandiere tricolori, bandiere della Pace, dell'Ucraina, tanti fazzoletti rossi da partigiano, canti della Resistenza. È un lungo serpentone il corteo dell'Anpi che è sfilato per le vie di Roma.ed è arrivato a Porta San Paolo, teatro degli esordi della Resistenza romana già l'8 settembre.
"Sarebbe bene che chi ci ha giurato la rilegga per bene. Il significato più profondo della Carta in tutta la sua evoluzione rompe drasticamente con il fascismo i suoi valori, la sua cultura, le sue pratiche" ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini parlando dal palco della manifestazione a Porta San Paolo. "Per noi applicare la costituzione che rimane una stella polare, vuol dire avere una visione. Non è un caso che nella Costituzione si dica in modo chiaro è vietata la ricostituzione del disciolto partito fascista. Non stiamo parlando del passato - ha proseguito -. Due anni fa i fascisti hanno assaltato la sede della Cgil nazionale e allora chi ha giurato sulla costituzione faccia quello che non hanno fatto, sciolgano le organizzazioni fasciste. Questo vale più di mille parole".
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha partecipato alla cerimonia alle Fosse Ardeatine, ha affermato che "Il 25 aprile si celebra la liberazione dal nazifascismo, è una festa fondativa della nostra democrazia repubblicana. Grazie alla resistenza al nazifascismo l'Italia ha potuto riscattarsi dal disonore della pagina buia del fascismo, della collaborazione attiva ai crimini del nazismo, alla Shoah, alla repressione di tutte le forme di dissenso e ha potuto partecipare alla propria liberazione e non farsi liberare da altri".
"Noi per questo la celebriamo il 25 aprile - ha aggiunto - la data dell'insurrezione generale, la data in cui l'Italia riscatta il suo onore grazie al coraggio di chi rischio la vita per partecipare alla liberazione, che è alla base dei passaggi successivi che ci hanno portato alla Repubblica e ad avere la Costituzione più bella del mondo con principi avanzatissimi di diritti civili e sociali che sono fondamentali. L'antifascismo è stato fondamentale per aprire una pagina nuova della nostra vita che ha portato il paese a diventare una grande democrazia".
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in una nota, ha sottolineato che "Il 25 aprile è una data che parla al presente. È una data in cui tutti gli italiani, al di là delle legittime posizioni ideali e politiche, si riconoscono in nome di valori e princìpi non negoziabili: la libertà e la democrazia".
"Sono onorato di rappresentare l'Istituzione che guido, la Regione Lazio, all'Altare della Patria e alle Fosse Ardeatine, luogo simbolo di quanto pagato in termini di vite dal nostro territorio, celebrando la ritrovata libertà del nostro popolo accanto al massimo garante della Costituzione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - ha aggiunto Rocca - ricordare tutto per costruire finalmente una memoria condivisa, nell'ottica di una sempre più autentica e profonda pacificazione nazionale, è un dovere cui nessuno può sottarsi. Il 25 aprile 1945, attraverso il sacrificio di molti uomini e donne, si è affermata in Italia la democrazia attraverso la liberazione dal nazifascismo"
Infine la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, arrivando questa mattina al Museo della liberazione di via Tasso, ha ribadito che "Oggi è la festa della liberazione degli italiani e delle italiane, dei partigiani e dei resistenti, delle truppe alleate che ci hanno liberato e di molti ebrei che hanno partecipato alla lotta partigiana e della brigata ebraica. Soldati, uomini, che sono tornati in Europa per affermare quei valori di libertà e democrazia che oggi sono il fondamento della nostra identità nazionale".