AGI - Con la decisione del comitato prezzi e rimborsi dell'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, è arrivato il via libera per rendere gratuita la pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d'età, con un costo stimato per il Servizio sanitario nazionale di 140 milioni di euro all'anno. Fino a oggi la pillola anticoncezionale era gratuita in cinque Regioni e in una Provincia autonoma attraverso i consultori ma solo per una specifica fascia d'eta' e con diverse restrizioni.
Con la decisione dell'Aifa, inoltre, le donne potranno scegliere di chiedere il rimborso del Ssn fra una gamma più ampia di pillole prodotte dalle diverse case farmaceutiche. La prescrizione medica non sarà obbligatoria, salvo rari casi: l'Aifa con diverse determine ha già stabilito che i preparati a base di "principio attivo levonorgestrel non sono soggetti a prescrizione medica per le persone di età pari o superiore a 18 anni, mentre per le minori di 18 anni è obbligatoria la prescrizione medica, da rinnovare di volta in volta"; quelli con "principio attivo ulipristal acetato non sono soggetti a prescrizione medica, né per le maggiorenni né per le minorenni".
Le regioni che rimborsano già i farmaci
Dallo scorso 23 febbraio nei consultori familiari del Lazio le adolescenti e le giovani donne fra i 14 e i 21 anni, assistite anche nel proprio percorso da psicologi e personale sanitario, possono già assumere la pillola anticoncezionale in maniera del tutto gratuita.
La legge che ha istituito i consultori familiari è la numero 405 del 1975, che ha come fine anche quello della "somministrazione dei mezzi necessari per conseguire le finalità liberamente scelte dalla coppia e dal singolo in ordine alla procreazione responsabile" e di fornire "informazioni idonee a promuovere ovvero a prevenire la gravidanza, consigliando i metodi e i farmaci adatti a ciascun caso". Le altre Regioni che fino a oggi permettono la somministrazione della pillola anticoncezionale gratuita, sempre attraverso i consultori familiari sono l'Emilia Romagna, la Toscana, il Piemonte, la Puglia. Inoltre è prevista la pillola contraccettiva gratuita anche nella Provincia Autonoma di Trento.
La Puglia è stata la prima regione Italiana a prevedere, con una delibera regionale del 2008, la distribuzione gratuita dei contraccettivi ormonali di fascia C attraverso i consultori, anche nella fascia 26-45 anni in base al proprio reddito. In Emilia Romagna questa possibilità si è concretizzata, invece, dal primo gennaio 2018, attraverso i consultori familiari, o attraverso gli Spazio giovani dell'Ausl, per le donne con meno di 26 anni e donne di età compresa tra i 26 e i 45 anni con esenzione di disoccupazione o lavoratrici colpite dalla crisi.
Pillola gratis anche per richiedenti asilo
Al servizio, inoltre, possono accedere anche i richiedenti asilo o beneficiari di protezione, e i titolari di tessera STP (Stranieri temporaneamente presenti) o PSU (Permesso di soggiorno per motivi umanitari). In Toscana, con le delibere regionali del 2018 e 2019, è stata prevista la pillola contraccettiva gratuita per le giovani donne tra i 14 e 25 anni, e tra i 26 e 45 anni in possesso di un codice di esenzione. In Piemonte dal 2018 la pillola anticoncezionale è gratuita sempre per le giovani donne dai 14 ai 25 anni e per quelle dai 26 e ai 45 anni disoccupate o non abbienti.