AGI - Paura nella Sicilia orientale, scossa da un sisma di magnitudo 4.4 con epicentro in mare a una profondità di 17 km. Il terremoto è stato chiaramente avvertito dalla popolazione nell'area del catanese che si affaccia sul mare, ma anche nel Ragusano e nel Siracusano.
Catania si trova a circa 10 km a sud-ovest dell'epicentro. Finora non sono stati segnalati crolli né sono giunte richieste di intervento alla Protezione civile o ai Vigili del fuoco. I carabinieri del Nas hanno monitorato le strutture ospedaliere della zona interessata dal sisma per verificare eventuali criticità e dai primi sopralluoghi non se ne evidenziano.
Disagi per la circolazione dei treni
È stata inoltre sospesa la circolazione lungo linea Messina-Catania-Siracusa in via precauzionale tra Giarre, Riposto e Bicocca per consentire la verifica dello stato della linea. Nessun treno è fermo sulla linea. È in corso la riprogrammazione dell'offerta ferroviaria con attivazione di bus sostituivi e l'intervento dei tecnici di Rfi per i necessari controlli alla linea.
L'evento, spiega l'Ingv, è avvenuto in un'area caratterizzata da una sismicità diffusa correlabile all'attività vulcanica dell'Etna e alle strutture tettoniche adiacenti. Storicamente quest'area ha risentito gli effetti di terremoti avvenuti con epicentro prossimo a quello odierno: l'evento più vicino a quello odierno è quello del 1818 (Mw 6.3), localizzato a circa 10 km. Altri terremoti rilevanti sono avvenuti nella Sicilia sud-orientale come quello del 1693, a circa 50 km a SO dell'epicentro odierno, Mw 7.3.
In base al modello di pericolosità per il territorio nazionale, la pericolosità sismica di questa area è considerata alta. Se non ha lasciato danni, il sisma porta già con sé polemiche, anche in vista delle elezioni comunali che si terranno a Catania a maggio.
Le polemiche sulle fasce sismiche
"Adesso che una forte scossa ha ricordato a tutti la vulnerabilità del nostro territorio, a dura prova nei secoli, qualcuno si ricorderà dell'assurda classificazione di Catania e di gran parte della provincia etnea in fascia sismica 2. Così, la Regione nega fondi necessari al consolidamento di infrastrutture e di edifici, pubblici e privati. Così, la politica condanna Catania alla paura", afferma Enza Meli, segretaria generale della Uil di Catania.
"Sfidiamo oggi parlamentari ed esponenti di Governo, nazionali e regionali - aggiunge - a prendere posizione. Ci spieghino perché Catania dovrebbe restare in fascia 2, a differenza di molta parte del resto di Sicilia".