AGI – Vietato pagare gli esami in contanti agli sportelli dell’ospedale milanese Macedonio Melloni. Lo denuncia in una lettera all’assessore lombardo alla Sanità Guido Bertolaso l’avvocatessa milanese Francesca Beretta che, nelle vesti di privata cittadina, racconta all’AGI di avere ‘provato’ in prima persona il divieto, testimoniato anche da un cartello, quando si è trovata a dover pagare un esame del sangue.
“All’atto del pagamento – scrive a Bertolaso – ho chiesto di poter utilizzare i contanti ma mi è stato categoricamente impedito dal personale addetto all’accettazione che mi ha invitata a prendere visione del relativo avviso affisso ovunque all’interno della struttura”. Su di esso si legge: 'Presso gli sportelli Cup sono accettati solo pagamenti con moneta elettronica (bancomat e carta di credito). Con il circuito Pago Pa è possibile pagare in contanti presso tabaccherie, sportelli postali, oppure con l'home banking comodamente da casa".
Secondo Beretta, siamo di fronte a “una illegittima compressione del diritto del cittadino ad avvalersi della moneta di Stato che, a oggi, non è soggetta ad alcun divieto di circolazione. E’ inaccettabile una disposizione che impedisce di avvalersi delle prestazioni ospedaliere a quella parte di popolazione non titolare di carte di pagamento e home banking". Chi non ha moneta "è costretto a recarsi presso tabaccherie e uffici postali al fine di provvedere al pagamento del ticket". Un inconveniente per "malati, anziani, donne incinta che non possono percorrere centinaia di metri per raggiungere un luogo idoneo al pagamento delle prestazioni cliniche né possono rinviare ad altra data le date e le visite".
Beretta chiede quindi a Bertolaso di intervenire "perché all'interno della struttura ospedaliera venga reintrodotta la possibilità di pagare le prestazioni mediche a mezzo della moneta contante".