AGI - "Hai il pane dell'americana?". Non si ferma il flusso di clienti nel piccolo forno ai piedi di Torre Cajetani, borgo medievale in provincia di Frosinone. L'americana in questione è Oprah Winfrey che dopo aver trascorso una settimana di benessere a Fiuggi, presso l'ex Palazzo della Fonte, oggi Palazzo Fiuggi, ha riportato con sé in California una scorta di pane presa all'Antica Forneria Ciociara, molto conosciuta in zona ma certo ignota oltreoceano.
Al suo amato 'bread', la giornalista ha dedicato un post sul suo profilo da 22 milioni di follower. "Non potevo lasciare l'Italia senza il mio souvenir preferito" racconta una delle donne più potenti d'America nel video condiviso giovedì, in cui mostra le cinque pagnotte riportate con sé negli Stati Uniti esclamando "bread!" tra l'entusiasmo delle amiche e colleghe che ripetono incredule "Oh my God. What is that?".
E incredibile lo è stato anche per i proprietari del forno, che avevano capito di aver avuto a che fare con una cliente speciale, ma non fino a questo punto.
Il racconto dei fornai
"È iniziato tutto lunedì scorso - racconta all'AGI Pierluigi, che gestisce il forno insieme alla madre Emilia e alla cugina Michela -. Non è venuta direttamente Oprah Winfrey ma una sua assistente, accompagnata da un addetto di Palazzo Fiuggi che faceva da interprete. Ha assaggiato il pane, le è piaciuto e lo ha preso. Poi è tornata il giorno dopo e quello dopo ancora. Insomma, è tornata tutti i giorni e la cosa è andata avanti fino a sabato, quando è venuta verso le 11.00 e ha comprato direttamente cinque pagnotte bollenti, appena sfornate. La cosa più bella è stata la faccia che ha fatto quando le ha prese, felice come una bambina".
I gestori del forno hanno scoperto poi dai social chi era quella cliente in incognito, così golosa di pane da mandare ogni giorno la sua assistente a prenderlo. "Per questioni di privacy, non ci è stato detto per chi fosse quel pane. Sapevamo solo che sarebbe arrivato in California con un jet privato. È successo tutto dopo. Giovedì sera Oprah Winfrey ha pubblicato il post con le nostre pagnotte e abbiamo capito finalmente chi era stato a ordinarle. È nato tutto così, in maniera semplice. Non so chi le avesse parlato di noi - conclude Pierluigi - ma è stata una sorpresa molto bella e inaspettata, io sono ancora incredulo".
L'Antica Forneria Ciociara, attiva dagli anni novanta e nota nella zona, è diventata in poche ore meta per i buongustai provenienti da altre località. "Il video di Winfrey ci ha dato molto risalto, sono già venute molte persone appositamente, entrano e chiedono se siamo noi "quelli del pane dell'americana". Un'occasione inattesa di rilancio per un territorio, come quello ciociaro, ricco di tipicità locali. Del resto, il palato statunitense si dimostra sempre più attento anche ai prodotti italiani di nicchia, andando oltre i piatti e luoghi più conosciuti e le proposte mainstream.
Il segreto del successo
Come conferma anche Nicoletta Lanci, chef conosciuta al grande pubblico per la partecipazione in diversi programmi Rai, tra cui La Prova del Cuoco, che ha appena finito di girare la puntata pilota di una serie tv destinata al mercato statunitense 'My Italian Kitchen', dedicato a piatti ed eccellenze regionali della Penisola.
Un viaggio nelle province meno note, che conferma come il cibo possa rilanciare i territori. "Io penso che, al di là degli stereotipi che ancora ci accompagnano, la cosa che affascina moltissimo gli americani, ma non solo, della nostra cultura, sono proprio le tradizioni millenarie, quelle fatte di piccole, piccolissime realtà - racconta Lanci all'AGI - che resistono nonostante tutte le difficoltà e che valorizzano il nostro Paese tramandando di generazione in generazione tutto il sapore che ci contraddistingue e ci rende così speciali.
Abbiamo ancora tanto da offrire e dare spazio anche alle nostre eccellenze più piccole può creare un indotto di turismo enogastronomico, che nella condivisione e nella cultura fa bene non solo a noi - conclude la chef - ma al genere umano in generale". Per dirla alla Oprah Winfrey, "oh my God".