AGI - A oggi, gli orsi considerati problematici in Trentino sono la femmina JJ4 e due maschi, MJ5 e M62. Il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE) – che contiene una tabella di riferimento con i comportamenti problematici degli orsi, ordinati secondo un indice di pericolosità e con le possibili azioni – chiarisce che per definire un orso “problematico” è importante conoscere la storia del soggetto e tener conto dei suoi eventuali precedenti comportamenti anomali; il grado di problematicità aumenta quando ci sia una ripetizione di comportamenti potenzialmente pericolosi da parte dello stesso individuo.
La valutazione dei comportamenti va condotta caso per caso, tenendo conto non solo della chiave interpretativa circa il grado di problematicità fornita dalla tabella”. Le azioni previste si dividono in due fasce: leggere ed energiche e vengono consigliate per far fronte ai comportamenti messi in atto dagli animali. Le azioni energiche previste, oltre alla cattura con rilascio allo scopo di spostamento e/o radiomarcaggio e alla cattura per captivazione permanente includono l’abbattimento dell’animale ma solo in determinante circostanze.
Eccole: l’orso è ripetutamente segnalato in un centro residenziale o nelle immediate vicinanze di abitazioni stabilmente in uso; l’orso provoca danni ripetuti ai patrimoni per i quali l’attivazione di misure di prevenzione sarebbe inefficace, orso attacca con contatto fisico per difendere cuccioli o una preda o perché provocato, un orso cerca di penetrare in abitazioni anche frequentate solo stagionalmente; orso attacca con contatto fisico senza essere provocato. In Trentino secondo l’Ispra gli orsi che hanno causato problemi sono tre. JJ4, una femmina, nata nel 2006 è risultata, dalle analisi genetiche condotte, la responsabile dell’attacco mortale sul Monte Peller dello scorso 5 aprile. Già in passato, tra il 2020 e il 2022, era stata responsabile di tre eventi, non mortali.
La provincia di Trento ha emanato in data 8 aprile 2023 un’ordinanza per l’intervento di rimozione dell’orso, con espresso richiamo alle competenze in materia di incolumità e sicurezza pubblica, che ISPRA ha ritenuto coerente con le indicazioni del PACOBACE. Poi c’è MJ5, che si è reso responsabile di un attacco lo scorso 5 marzo a un cittadino di Rabbi, Comune in provincia di Trento. ISPRA ha espresso parere in data 11 aprile 2023 ritenendo che la misura della rimozione proposta dalla provincia di Trento fosse coerente con il PACOBACE. Infine c’è M62, un maschio di orso nato nel 2018; dal maggio 2021 all’aprile 2022 l’esemplare ha mostrato comportamenti particolarmente confidenti per i quali sono risultati adottabili le misure previste dal PACOBACE, anche energiche. All’ISPRA è pervenuta ieri, 13 aprile, la richiesta di valutazione da parte della Provincia di Trento; l’Istituto sta quindi conducendo un’attenta analisi tecnico-scientifica, tenendo conto di quanto previsto dal PACOBACE.