La Procura della Figc: "La Juventus non fu leale"
AGI - Violazione del principio di lealtà sportiva: questa la contestazione fatta alla Juventus e a otto suoi attuali o ex dirigenti dalla Procura della Figc che ha notificato loro la chiusura delle indagini relative a manovra stipendi, partnership e agenti.
Le contestazioni del procuratore Giuseppe Chinè si rifanno all'articolo 4.1 (le società "osservano i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva") e riguardano tutti e tre i filoni. Si aggiungono a quella relativa alle plusvalenze, per la quale è previsto il 19 aprile il giudizio di legittimità del Collegio di Garanzia del Coni in merito alla penalizzazione di 15 punti.
La notifica è arrivata ad Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Pavel Nedved, Federico Cherubini, Giovanni Manna, Paolo Morganti, Stefano Braghin e Cesare Gabasio. Loro e la Juventus avranno 15 giorni di tempo per chiedere di essere sentiti o per presentare memorie difensive. Se non ci sarà archiviazione o patteggiamento (eventualità che appaiono remote), scatterà il deferimento con il processo sportivo di primo grado che si potrebbe svolgere a fine maggio.
La notifica riguarda il secondo filone dell'inchiesta penale Prisma di Torino, quello delle due "manovre stipendi" delle stagioni 2019/2020 e 2020/2021, dei rapporti con alcuni agenti sportivi e delle cosiddette partnership sospette. Gli agenti indagati saranno segnalati alla Commissione federale agenti sportivi mentre non viene fatto riferimento al ruolo dei calciatori che sarebbero quindi stati ritenuti "inconsapevoli" delle violazioni.
La Juventus: "Pieno rispetto del principio di lealtà"
La Juventus in una nota ha ribadito che "ritiene di aver applicato correttamente i rilevanti principi contabili internazionali, nonché di aver operato nel pieno rispetto del principio di lealtà sportiva". Il club ha precisato che "la comunicazione trasmessa non costituisce esercizio dell'azione disciplinare da parte della Procura Federale; la società potrà ora avere accesso agli atti e articolare le proprie difese nei termini previsti dal Codice di giustizia sportiva".