AGI - “La coop sei tu”, lo slogan che tutti conoscono incarna esattamente lo spirito della società cooperativa: quello di una società partecipata dalle singole persone e quindi di un cliente non più solo consumatore ma anche, in qualche modo, parte delle scelte decisionali dell’azienda.
E di questo la Coop, uno dei marchi più noti e apprezzati della grande distribuzione, ne ha sempre fatto un vanto e un marchio distintivo. A comporre la galassia di Coop Italia sono più di un centinaio di cooperative presenti in 18 regioni, 90 province e 995 comuni.
Le radici della Coop Italia affondano agli albori dell’unità d’Italia, nel 1854, quando viene aperto a Torino il primo “Magazzino di previdenza”, un negozio che acquistava merci all’ingrosso per poi rivenderle ai soci a prezzo di costo. Ma è nel 1947 che nasce l'Alleanza Italiana Cooperative di Consumo (AICC), futuro Coop Italia. Durante questi anni di grande difficoltà, le cooperative garantiscono risparmi grazie al superamento delle intermediazioni dei grossisti. Nel 1969 viene creato Coop Italia, il consorzio nazionale di acquisto di tutte le Cooperative di consumatori italiani.
Nel sito, nell’area “Noi” compaiono in bella mostra i dati del 2018 con 6,6 milioni di soci (+3,5%) e 78,3% di vendite ai soci (oltre il 25% del totale delle famiglie italiane). Quello che non compare è che Coop Italia solo nel 2021 (con un giro d'affari complessivo da 14,3 miliardi di euro e una quota di mercato del 12,5% all'interno della grande distribuzione) è tornata ad un utile di esercizio aggregato positivo dopo quattro anni da dimenticare.