AGI - Mi impegno affinché "questi casi di abuso sui minori non cadano in prescrizione. E se con gli anni cadono in prescrizione, io tolgo automaticamente tale prescrizione. Non voglio che questo cada mai in prescrizione". Questa la promessa di Papa Francesco in "Amen. Francisco responde", un documentario di 83 minuti diretto dagli spagnoli Jordi Evole e Marius Sanchez, uscito questo 5 aprile sulla piattaforma streaming Disney+.
#5aprile “Amén. Francisco responde”: un documentario con #PapaFrancesco di 83 minuti diretto dagli spagnoli Jordi Évole e Màrius Sánchez, uscito questo 5 aprile sulla piattaforma streaming Disney+.
— L'Osservatore Romano (@oss_romano) April 5, 2023
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Il sesso
La Rete non è una cosa cattiva, dipende dall'uso che se ne fa e "se tu attraverso la rete vendi droga, per esempio, stai intossicando i giovani, stai arrecando danno, stai fomentando un delitto. Se tu attraverso la rete stabilisci contatti mafiosi per creare situazioni sociali è immorale. La moralità dei media dipende dall'uso che ne fai", ha spiegato ancora il Pontefice.
Rivolgendosi a una giovane interlocutrice che gli racconta di lavorare nel campo della diffusione sui social di video porno, il Papa risponde ricordando che "chi è dipendente dalla pornografia è come se fosse dipendente da una droga che lo mantiene a un livello che non lo lascia crescere". "Il sesso è una delle cose belle che Dio ha dato alla persona umana", aggiunge, "Esprimersi sessualmente è una ricchezza. Allora tutto ciò che sminuisce la reale espressione sessuale sminuisce anche te, e impoverisce questa ricchezza in te. Il sesso ha una sua dinamica, ha una sua ragion d'essere. L'espressione dell'amore è probabilmente il punto centrale dell'attività sessuale. Allora tutto ciò che te lo trascina da un'altra parte e che te lo toglie da quella direzione ti sminuisce l'attività sessuale".
L'aborto
"Ai sacerdoti dico sempre che quando si avvicina una persona in questa situazione, con un peso sulla coscienza, perché è profondo il segno che un aborto lascia nella donna, che per favore non le facciano troppe domande e siano misericordiosi, com'è Gesù (...). Ma il problema dell'aborto bisogna vederlo scientificamente e con una certa freddezza" ha analizzaro "Qualsiasi libro di embriologia ci insegna che nel mese del concepimento il DNA è già delineato e gli organi sono già tutti definiti. Perciò non è un ammasso di cellule che si uniscono, ma una vita umana", ha spiegato,
"E' lecito eliminare una vita umana per risolvere il problema? O se io ricorro a un medico, è lecito assoldare un sicario perché elimini una vita umana per risolvere un problema?", chiede il Pontefice ai giovani. Il Papa apprezza la sensibilità delle ragazze rispetto al dramma della donna che si trova di fronte a una gravidanza indesiderata, ma insiste sul fatto che "è bene chiamare le cose con il loro nome. Una cosa è accompagnare la persona che lo ha fatto, tutt'altra cosa è giustificare l'atto".