AGI - "La ricerca mette in luce come molti ragazzi oggi in Italia entrano nel mondo del lavoro dalla porta sbagliata: troppo presto, senza un contratto, nessuna forma di tutela, protezione e conoscenza dei loro diritti e questo incide negativamente sulla loro crescita e sul loro percorso educativo. Il lavoro minorile precoce è infatti l'altra faccia della medaglia della dispersione scolastica. In una stagione di crisi economica e di forte crescita della povertà minorile il rischio è che, in assenza di interventi, il quadro possa ancora peggiorare".
Lo ha detto Raffaela Milano, Direttrice del Programma Italia-EU di Save the Children intervenendo alla presentazione dell'indagine "Non è un gioco" presentata questa mattina a Roma. "Per questo motivo chiediamo un'azione istituzionale coordinata che innanzitutto rilevi in modo sistematico la consistenza del fenomeno nei diversi territori e metta in atto misure volte a prevenirlo. Auspicando la rapida istituzione della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia attualmente in via di approvazione, chiediamo inoltre che la Commissione bicamerale dedicata all'infanzia - che deve ancora essere ricostituita - promuova una indagine conoscitiva sul lavoro minorile e le sue connessioni con la dispersione scolastica. - aggiunge Milano - Allo stesso tempo, è necessario un intervento diretto a partire dai territori più deprivati per rafforzare le reti di monitoraggio, il sostegno ai percorsi educativi e formativi e il contrasto alla povertà economica ed educativa, con un'azione sinergica delle istituzioni e di tutti gli attori sociali ed economici".
Tra le proposte messe in campo da Save the Children quella di un'indagine sistematica e periodica del fenomeno da parte dell'Istat; un'indagine conoscitiva da parte della Commissione Bicamerale per l'Infanzia; l'elaborazione da parte dei Comuni di un programma operativo di prevenzione e contrasto del lavoro minorile e della dispersione scolastica che coinvolga tutti gli attori del territorio e che sia assicurato un sistema di presa in carico a livello territoriale dei minori infrasedicenni che lavorano e del loro nucleo familiare, per garantire un percorso di protezione dallo sfruttamento, reinserimento e riorientamento, assicurando anche la formazione del personale preposto all'identificazione e all'assistenza dei minorenni esposti al lavoro minorile; l'introduzione di piani di sostegno individuale nell'ambito della revisione delle misure di contrasto alla povertà delle famiglie con figli minori; un utilizzo dei fondi del Pnrr mirato allo sviluppo delle competenze trasversali e legate alla transizione digitale e green dei giovani, offrendo percorsi di qualità, prospettive di formazione e specializzazione in settori emergenti.
Tra le iniziative messe in campo anche un podcast che per quattro settimane vedrà Save the Children, in partnership con Will Media, che tratterà il tema del lavoro minorile in Italia, partendo da una visione generale e dai dati del fenomeno, concentrandosi sugli aspetti di correlazione con la dispersione scolastica, sulle forme più dannose di lavoro minorile e sul mondo della giustizia minorile. In ogni puntata la giornalista Silvia Boccardi affronterà questi temi a partire dalle testimonianze dirette di ragazzi e ragazze, in un dialogo aperto con gli esperti della ong e numerosi ospiti.