AGI - Incendiarono un pullman e per alcune ore scatenarono la loro violenza prendendo a pretesto una partita di calcio. 15 ultras sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Nocera Inferiore nell'ambito dell'inchiesta per gli scontri tra tifosi di Paganese e Casertana in occasione del derby di serie D del 22 gennaio scorso.
Quel giorno, prima della partita di calcio, i tifosi della Paganese diedero alle fiamme, a poca distanza dallo stadio, il bus su cui viaggiavano i supporter casertani che riuscirono a salvarsi scendendo di corsa dal mezzo. Il bus in fiamme danneggiò anche un palazzo. Ci furono poi disordini tra le due tifoserie e solo l'intervento delle forze dell'ordine evitò conseguenze peggiori. Alla fine, furono cinque i feriti, tra cui anche un carabiniere. La procura di Nocera Inferiore aveva messo sotto inchiesta decine e decine persone per gli incidenti.
Ora i magistrati contesta a vario titolo i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lancio di materiale esplodente, di oggetti contundenti e fumogeni, la partecipazione alla rissa, la violenza, la resistenza e le lesioni cagionate, tra gli altri, a un carabiniere, con l'aggravante di aver commesso i fatti nel corso di una manifestazione sportiva.
L'indagine è stata avviata subito dopo gli scontri, che avvennero lungo il percorso per raggiungere lo stadio comunale 'Marcello Torre' di Pagani. Tra i destinatari del provvedimento, come anticipato, c'è anche un 29enne di Pagani, gravemente indiziato di essere l'autore del lancio del fumogeno verso l'autobus sul quale viaggiavano i tifosi della Casertana. Lancio che, poi, provocò il successivo incendio del veicolo e il danneggiamento di un edificio lì vicino che ospita abitazioni e attività commerciali.
Altri destinatari del provvedimento sono tre residenti nella zona degli scontri, autori, secondo gli inquirenti, del lancio di sassi, bottiglie e oggetti contundenti verso la tifoseria avversaria che percorreva a piedi la via in direzione dello stadio. Infine, sono stati identificati alcuni dei presunti autori degli atti di devastazione commessi nei pressi dello stadio durante il trasferimento verso il luogo dove si sarebbe svolta la partita. In particolare, frange di ultras della Casertana, brandendo mazze e bastoni e mediante il lancio di pietre e oggetti contundenti, avrebbero devastato il contesto circostante provocando danni alle autovetture in sosta e ai mezzi in uso alle forze dell'ordine intervenute a presidio dell'ordine pubblico. Le misure odierne seguono ai provvedimenti eseguiti il 24 gennaio e il 10 febbraio scorsi a carico degli ultras appartenenti a entrambe le tifoserie, poiché ritenuti responsabili degli stessi reati.