AGI - È stato domato l'incendio che alle 8 di stamane ha coinvolto la Kemi Srl, fabbrica di vernici e solventi di San Pietro Mosezzo, alle porte di Novara. Non sono stati segnalati feriti. Ancora ignote le cause del rogo. Le forze dell'ordine hanno deciso di far evacuare le abitazioni nel raggio di 500 metri dallo stabilimento. Testimoni hanno riferito di fiamme alte anche 50 metri e di ripetute esplosioni. Il calore elevato ha fatto saltare in aria i tombini degli scarichi stradali. La colonna di fumo nero è stata visibile in tutta la pianura fino al Milanese.
"L'incendio è praticamente domato grazie all'intervento dei mezzi antincendio dell'aeroporto di Cameri, dei mezzi dei vigili del fuoco e soprattutto grazie all'uso degli schiumogeni", dice all'AGI il comandante della polizia locale di Novara, Paolo Cortese. Sul luogo i tecnici di ARPA e anche Italgas e Acqua Novara e VCO (gestore di acquedotto e fognature) per possibili rischi di inquinamento delle reiti. Il comune di Novara in via precauzionale ha aperto il Coc della protezione civile. I volontari si stanno muovendo per informare e comunicare alla cittadinanza.
Il sindaco: "Situazione sotto controllo"
"L'incendio è sotto controllo da parte dei vigili del fuoco, che stanno riuscendo a contenere le fiamme. Non dovrebbero esserci rischi di gravi esplosioni, "conferma all'AGI il sindaco di Novara Alessandro Canelli, che si trova davanti alla fabbrica. La spessa coltre di fumo nero che aveva invaso il cielo del capoluogo, destando molta preoccupazione tra i cittadini, "sembrerebbe essersi dissolta", ha detto Canelli.
"Sono in costante contatto con i responsabili di Arpa che stanno effettuando le analisi delle emissioni sprigionatesi dall'incendio della fabbrica chimica a San Pietro Mosezzo: secondo i primi dati sembrerebbe che non ci siano gravi problemi", ha aggiunto il sindaco "stiamo aspettando, per dare il cessato allarme, che vengano ufficializzati i dati anche rispetto alle 'ricadute' al suolo, specie nella parte nord della città". Canelli conferma anche che carabinieri e vigili del fuoco che hanno lavorato sul posto, escludono la presenza di feriti o intossicati.
Dal Comune si ribadisce l'invito a chiudere bene le finestre e a rimanere in casa se non per ragioni indifferibili: il sindaco in una diretta Facebook dal luogo dell'incidente, ha detto che "non sappiamo ancora quale potrebbe essere l'impatto dal punto di vista dei rischi per la salute delle persone. Stiamo attendendo l'esito delle analisi di Arpa. Abbiamo avvertito tutti i dirigenti scolastici di tenere gli alunni in classe". Secondo quanto apprende l'AGI in diverse scuole, specialmente scuole dell'infanzia, alcuni genitori hanno raggiunto la sede dell'istituto ed hanno chiesto di portare a casa i propri figli.
La fabbrica non era a rischio incidente rilevante
"Stiamo seguendo la situazione minuto per minuto, in collegamento con la prefettura e con Arpa. Siamo in attesa di avere notizie certe, ma è chiaro che c'è preoccupazione. Il consiglio che stiamo dando è quello di tenere chiuse le finestre", dice all'Agi l'assessore alla sicurezza del Comune di Novara Raffaele Lanzo.
La Kemi di San Pietro Mosezzo non era inserita nell'area a rischio di incidente rilevante, spiega all'AGI il dirigente del servizio ambiente della Provincia di Novara, Davide Rebuffetti.
"La normativa - dice - è quella del decreto legislativo 105 del 2015 che attua in Italia le prescrizioni della direttiva UE del 2012 sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose". Per quanto riguarda la fabbrica interessata all'incendio, "evidentemente - dice ancora il dirigente - il quantitativo di sostanze pericolose stoccate e la natura delle sostanze stesse non supera la soglia al di sopra della quale un impianto industriale rientra nel campo di applicazione della normativa"