AGI - Non andrà a processo il medico aretino che nel 2018 all'ospedale di Arezzo aveva amputato il pene a un aretino, un 69enne residente in Valtiberina, per poi scoprire successivamente che il tumore, che si sospettava, non c'era. La vicenda è approdata questa mattina nell'aula del giudice del Tribunale di Arezzo, Claudio Lara, per l'udienza preliminare.
La decisione è stata quella di "non luogo a procedere per tardività della querela". Il reato ipotizzato per il medico era lesioni gravissime. Al 69enne era stato diagnosticato un cancro al pene. Il paziente era stato quindi sottoposto a un intervento di amputazione, salvo poi scoprire che il tumore non c'era, come rilevato dagli esami istologici. Oggi la decisione del Gup. La querela è arrivata tardivamente, il medico non andrà a processo.
Sul fronte civile, invece, c'e' una causa di risarcimento del danno, l'uomo chiede circa 400mila euro, la prossima udienza è stata fissata per il prossimo settembre